Commento al Vangelo del 11 dicembre 2016 โ€“ Ileana Mortari (Teologa)

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Sei tu colui che deve venire?

Il brano odierno (di Matteo) ci presenta Giovanni Battista in prigione, assalito da un grande dubbio: Gesรน di Nazareth รจ il Messia oppure no? Doveva essere una domanda molto inquietante per lui, addirittura lacerante, perchรฉ il giovane Rabbi non si presentava affatto con le caratteristiche che lo stesso Battista aveva elencato nei suoi discorsi profetici alle folle; ne abbiamo udito un brano nella 2ยฐ domenica di Avvento A: โ€œEgli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibile.โ€ (Matteo 3,11-12 e Luca 3,16-17) Si tratta di immagini tratte dal Primo Testamento, come si puรฒ vedere in Isaia 41,16, Geremia 15,7 e Malachia 3,19.

Mentre รจ in carcere, Giovanni sente โ€œparlare delle opere del Cristoโ€ (v.2 b) e queste non corrispondono allโ€™idea che si era fatta dellโ€™Inviato divino. Egli pensava a un Messia โ€œgiustiziereโ€, e Gesรน si presentava come maestro mite e umile di cuore; aveva sperato nella manifestazione dellโ€™ira di Dio contro tutte le ingiustizie e le menzogne, e il Nazareno parlava solo di misericordia e compassione, tanto da mettersi a tavola con pubblici peccatori. Probabilmente si era anche aspettato come โ€œsegnoโ€ di messianicitร  la sua stessa liberazione dal carcere di Erode, proprio come preannunciava Isaia 61,1. E questo non era successo. Di qui la domanda ansiosa: โ€œSei tu colui che deve venire?โ€

Il Cristo, come spesso fa, non risponde direttamente con un sรฌ o un no. Egli non si sostituisce mai alla libertร  dellโ€™uomo; se questi lo accoglie e lo accetta, รจ perchรฉ legge adeguatamente dei โ€œsegniโ€ che attestano lโ€™identitร  di Gesรน e si comporta di conseguenza. Cosรฌ il Maestro risponde rimandando il Battista proprio a quelle โ€œopereโ€ di cui aveva sentito parlare in carcere: ciechi, zoppi, lebbrosi, sordi vengono guariti, i morti resuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo.

Si tratta di azioni giร  profetizzate nel Primo Testamento: Isaia 35,5-6 ricorda nellโ€™ordine i ciechi, i sordi e gli zoppi; Isaia 26,19 annuncia le resurrezioni e Isaia 61,1 lโ€™evangelizzazione dei poveri.

Dunque Gesรน continua lโ€™opera di Jahvรจ; si mostra buono e misericordioso come il Dio di Israele, che aveva fatto ritornare gli esuli dallโ€™esilio, mantenendosi fedele alla sua alleanza. Il Nazareno dimostra di realizzare e compiere quanto preannunciato nel Primo Testamento.

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Viene spontaneo chiedersi perchรฉ Egli adempia a queste ultime profezie e non a quelle che aveva in mente Giovanni Battista. E qui siamo proprio al nocciolo della questione. Con quale criterio, con quale metro di riferimento vanno lette le Scritture? Come riconoscerne il compimento? Ebbene, รจ solamente Gesรน stesso, il Verbo di Dio, lโ€™ultima Parola di rivelazione pronunciata dal Padre che puรฒ fornirci tale criterio e punto di riferimento. Solo a Lui possiamo affidarci. Solo Lui puรฒ illuminarci.

E decisamente chiara e luminosa รจ la sua risposta: il Messia รจ Colui che porta la salvezza, sia a livello materiale che spirituale. Ma attenzione! Guarigioni e resurrezioni sono indubbiamente segni clamorosi e stupefacenti; ma, dal punto di vista della struttura, il v.5 non ha come culmine le resurrezioni, bensรฌ il fatto che ai โ€œpoveriโ€ รจ annunciato il Vangelo. Questo, e non un miracolo, รจ il โ€œsegnoโ€ piรน specifico e decisivo, che imprime una direzione ben definita a tutti gli altri. โ€œChe Gesรน sia lโ€™inviato di Dio รจ provato dai miracoli, ma รจ la predilezione per i poveri (gli ammalati, i peccatori, i pagani) che rivela la novitร  della sua scelta messianica.โ€ (B.Maggioni)

E tutto questo puรฒ essere di ostacolo a vedere nel Nazareno lโ€™Inviato divino; ecco perchรฉ subito dopo Egli pronuncia la frase โ€œE beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!โ€; cioรจ: colui che non inciampa di fronte a un Messia povero e disarmato, che non fa uso della forza.

Ora, come sempre nel vangelo, la pagina di Matteo va letta a tre livelli, che prendiamo in considerazione completando il commento:

1ยฐ โ€“ il livello della vita storica di Gesรน; il grande dubbio che riguarda il Cristo รจ del Battista e ovviamente anche dei suoi discepoli. Anzi, secondo Ambrogio, Agostino e Giovanni Crisostomo, si tratterebbe addirittura di un dubbio, e di un conseguente espediente, โ€œpedagogicoโ€, cioรจ un dubbio che il Battista avrebbe cรฒlto nei suoi discepoli, ragion per cui li manda a Gesรน perchรฉ sia lui stesso a rassicurarli.

2ยฐ โ€“ il livello della comunitร  cui si rivolge Matteo; negli anni โ€™80 (quando venne redatto il primo vangelo) cโ€™era una tensione polemica tra le comunitร  giudeo-cristiane e i cosiddetti โ€œgiovannitiโ€, discepoli del Battista rimasti legati al loro maestro, che continuavano a battezzare nel suo nome (cfr. Atti 19,3: โ€œQuale battesimo avete ricevuto? Il battesimo di Giovanniโ€) e vedevano addirittura in lui, e non in Gesรน, il Messia! Il movimento dei giovanniti, detto โ€œbattistaโ€, era assai popolare e annunciava una salvezza per tutti mediante la conversione, la penitenza, e il rito del battesimo con acqua. Era dunque molto importante, al tempo di Matteo, ribadire e specificare a chiare lettere che in realtร  lo stesso Giovanni Battista aveva indicato in Gesรน il vero Messia.

3ยฐ โ€“ il livello della contemporaneitร . Come in ogni epoca, probabilmente anche noi abbiamo unโ€™idea non del tutto esatta del Dio cristiano, che ci crea ostacolo (cioรจ ci โ€œscandalizzaโ€ nel senso etimologico); e anche noi siamo quindi invitati a considerare con attenzione le โ€œopereโ€ di Gesรน e il messaggio che emerge dalla sua risposta, soprattutto la nota finale; infatti i โ€œpoveriโ€, nel contesto matteano โ€“ cfr. Mt.5,3: โ€œBeati i poveri in spiritoโ€ โ€“ non sono solo i poveri in senso materiale, ma anche e soprattutto โ€œi piccoliโ€, gli โ€œumiliโ€, i โ€œsempliciโ€, davvero liberi nel cuore e aperti allโ€™annuncio.

E poi oggi รจ possibile unโ€™altra forma di โ€œscandaloโ€ riguardo ai seguaci di Gesรน.
โ€œVi รจ mai capitato โ€“ osserva Liliana Gilli โ€“ che qualcuno guardandovi negli occhi vi abbia chiesto:
Questo รจ lo scandalo: crederci, crederci veramente e cambiare (in una conversione che รจ continua!), perchรฉ si รจ convinti che Gesรน รจ il Messia, perchรฉ certo si apprezzano le sue opere, ma ce lo fa riconoscere come nostro Redentore quella che lโ€™evangelista Giovanni indica come la โ€œgloria del Signoreโ€: la sua Morte e Resurrezione.โ€

Ileana Mortari โ€“ Sito Web

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Terza domenica di Avvento

Mt 11, 2-11
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.

Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: โ€œEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua viaโ€.

In veritร  io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 โ€“ 17 Dicembre 2016
  • Tempo di Avvento III, Colore rosa
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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