Sei tu colui che deve venire?
Il brano odierno (di Matteo) ci presenta Giovanni Battista in prigione, assalito da un grande dubbio: Gesรน di Nazareth รจ il Messia oppure no? Doveva essere una domanda molto inquietante per lui, addirittura lacerante, perchรฉ il giovane Rabbi non si presentava affatto con le caratteristiche che lo stesso Battista aveva elencato nei suoi discorsi profetici alle folle; ne abbiamo udito un brano nella 2ยฐ domenica di Avvento A: โEgli vi battezzerร in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerร la paglia con un fuoco inestinguibile.โ (Matteo 3,11-12 e Luca 3,16-17) Si tratta di immagini tratte dal Primo Testamento, come si puรฒ vedere in Isaia 41,16, Geremia 15,7 e Malachia 3,19.
Mentre รจ in carcere, Giovanni sente โparlare delle opere del Cristoโ (v.2 b) e queste non corrispondono allโidea che si era fatta dellโInviato divino. Egli pensava a un Messia โgiustiziereโ, e Gesรน si presentava come maestro mite e umile di cuore; aveva sperato nella manifestazione dellโira di Dio contro tutte le ingiustizie e le menzogne, e il Nazareno parlava solo di misericordia e compassione, tanto da mettersi a tavola con pubblici peccatori. Probabilmente si era anche aspettato come โsegnoโ di messianicitร la sua stessa liberazione dal carcere di Erode, proprio come preannunciava Isaia 61,1. E questo non era successo. Di qui la domanda ansiosa: โSei tu colui che deve venire?โ
Il Cristo, come spesso fa, non risponde direttamente con un sรฌ o un no. Egli non si sostituisce mai alla libertร dellโuomo; se questi lo accoglie e lo accetta, รจ perchรฉ legge adeguatamente dei โsegniโ che attestano lโidentitร di Gesรน e si comporta di conseguenza. Cosรฌ il Maestro risponde rimandando il Battista proprio a quelle โopereโ di cui aveva sentito parlare in carcere: ciechi, zoppi, lebbrosi, sordi vengono guariti, i morti resuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo.
Si tratta di azioni giร profetizzate nel Primo Testamento: Isaia 35,5-6 ricorda nellโordine i ciechi, i sordi e gli zoppi; Isaia 26,19 annuncia le resurrezioni e Isaia 61,1 lโevangelizzazione dei poveri.
Dunque Gesรน continua lโopera di Jahvรจ; si mostra buono e misericordioso come il Dio di Israele, che aveva fatto ritornare gli esuli dallโesilio, mantenendosi fedele alla sua alleanza. Il Nazareno dimostra di realizzare e compiere quanto preannunciato nel Primo Testamento.
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Viene spontaneo chiedersi perchรฉ Egli adempia a queste ultime profezie e non a quelle che aveva in mente Giovanni Battista. E qui siamo proprio al nocciolo della questione. Con quale criterio, con quale metro di riferimento vanno lette le Scritture? Come riconoscerne il compimento? Ebbene, รจ solamente Gesรน stesso, il Verbo di Dio, lโultima Parola di rivelazione pronunciata dal Padre che puรฒ fornirci tale criterio e punto di riferimento. Solo a Lui possiamo affidarci. Solo Lui puรฒ illuminarci.
E decisamente chiara e luminosa รจ la sua risposta: il Messia รจ Colui che porta la salvezza, sia a livello materiale che spirituale. Ma attenzione! Guarigioni e resurrezioni sono indubbiamente segni clamorosi e stupefacenti; ma, dal punto di vista della struttura, il v.5 non ha come culmine le resurrezioni, bensรฌ il fatto che ai โpoveriโ รจ annunciato il Vangelo. Questo, e non un miracolo, รจ il โsegnoโ piรน specifico e decisivo, che imprime una direzione ben definita a tutti gli altri. โChe Gesรน sia lโinviato di Dio รจ provato dai miracoli, ma รจ la predilezione per i poveri (gli ammalati, i peccatori, i pagani) che rivela la novitร della sua scelta messianica.โ (B.Maggioni)
E tutto questo puรฒ essere di ostacolo a vedere nel Nazareno lโInviato divino; ecco perchรฉ subito dopo Egli pronuncia la frase โE beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!โ; cioรจ: colui che non inciampa di fronte a un Messia povero e disarmato, che non fa uso della forza.
Ora, come sempre nel vangelo, la pagina di Matteo va letta a tre livelli, che prendiamo in considerazione completando il commento:
1ยฐ โ il livello della vita storica di Gesรน; il grande dubbio che riguarda il Cristo รจ del Battista e ovviamente anche dei suoi discepoli. Anzi, secondo Ambrogio, Agostino e Giovanni Crisostomo, si tratterebbe addirittura di un dubbio, e di un conseguente espediente, โpedagogicoโ, cioรจ un dubbio che il Battista avrebbe cรฒlto nei suoi discepoli, ragion per cui li manda a Gesรน perchรฉ sia lui stesso a rassicurarli.
2ยฐ โ il livello della comunitร cui si rivolge Matteo; negli anni โ80 (quando venne redatto il primo vangelo) cโera una tensione polemica tra le comunitร giudeo-cristiane e i cosiddetti โgiovannitiโ, discepoli del Battista rimasti legati al loro maestro, che continuavano a battezzare nel suo nome (cfr. Atti 19,3: โQuale battesimo avete ricevuto? Il battesimo di Giovanniโ) e vedevano addirittura in lui, e non in Gesรน, il Messia! Il movimento dei giovanniti, detto โbattistaโ, era assai popolare e annunciava una salvezza per tutti mediante la conversione, la penitenza, e il rito del battesimo con acqua. Era dunque molto importante, al tempo di Matteo, ribadire e specificare a chiare lettere che in realtร lo stesso Giovanni Battista aveva indicato in Gesรน il vero Messia.
3ยฐ โ il livello della contemporaneitร . Come in ogni epoca, probabilmente anche noi abbiamo unโidea non del tutto esatta del Dio cristiano, che ci crea ostacolo (cioรจ ci โscandalizzaโ nel senso etimologico); e anche noi siamo quindi invitati a considerare con attenzione le โopereโ di Gesรน e il messaggio che emerge dalla sua risposta, soprattutto la nota finale; infatti i โpoveriโ, nel contesto matteano โ cfr. Mt.5,3: โBeati i poveri in spiritoโ โ non sono solo i poveri in senso materiale, ma anche e soprattutto โi piccoliโ, gli โumiliโ, i โsempliciโ, davvero liberi nel cuore e aperti allโannuncio.
E poi oggi รจ possibile unโaltra forma di โscandaloโ riguardo ai seguaci di Gesรน.
โVi รจ mai capitato โ osserva Liliana Gilli โ che qualcuno guardandovi negli occhi vi abbia chiesto:
Questo รจ lo scandalo: crederci, crederci veramente e cambiare (in una conversione che รจ continua!), perchรฉ si รจ convinti che Gesรน รจ il Messia, perchรฉ certo si apprezzano le sue opere, ma ce lo fa riconoscere come nostro Redentore quella che lโevangelista Giovanni indica come la โgloria del Signoreโ: la sua Morte e Resurrezione.โ
Ileana Mortari โ Sito Web
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Terza domenica di Avvento
- Colore liturgico: rosa
- Is 35, 1-6. 8. 10; Sal. 145; Gc 5, 7-10; Mt 11, 2-11
Mt 11, 2-11
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.
Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: โEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร la tua viaโ.
In veritร io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 11 โ 17 Dicembre 2016
- Tempo di Avvento III, Colore rosa
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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