Commento al Vangelo del 11 dicembre 2016 – don Gianvito Sanfilippo

Nella terza Domenica d’Avvento, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Giovanni il Battista, trovandosi in carcere, manda i suoi discepoli a chiedere a Gesù se sia lui il Messia. Il Signore risponde:

«Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». 

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:

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https://youtu.be/ZoID1Q-ERAw

Chi accoglie l’invito dell’Avvento a preparare la strada al Signore che viene, incontra inevitabilmente tentazioni e prove necessarie a forgiare e accrescere la fede. Aumenta il nervosismo in famiglia, appaiono difficoltà impreviste nel lavoro, insorge qualche problema di salute, oppure, debolezze morali inaspettate ci umiliano, non senza alcuni momenti d’ansia e timore.

Ed è proprio questa l’occasione di cui il nostro avversario si approfitta per infonderci nell’animo scoraggiamento e dubbi sull’amore di Dio, e facciamo fatica a riconoscere la presenza di Cristo nella quotidianità. È accaduto a Giovanni il Battista che arriva ad interrogare il Signore: “ Sei tu, o dobbiamo aspettarne un altro?”. Ma Gesù prontamente risponde: “Guarda il frutto della tua sofferenza: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, ai poveri è annunciato il Vangelo!”.

Ecco cosa avviene attraverso questo combattimento spirituale: riscopriamo che tutto concorre al bene, Dio trasforma i problemi in benedizioni; torniamo a percorrere speditamente le strade della misericordia; siamo purificati dalle nostre mormorazioni lamentose e ritroviamo la forza per annunciare il Vangelo con i fatti e le parole. Fiumi di grazie, infatti, saranno effusi nei nostri cuori inariditi.

“E beato colui che non si scandalizza di me”.

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Terza domenica di Avvento

Mt 11, 2-11
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 Dicembre 2016
  • Tempo di Avvento III, Colore rosa
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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