Povertร liberante

Cosรฌ Francesco esclama davanti al vescovado di Assisi rivolto al padre dopo essersi spogliato di tutto ed essere rimasto nudo davanti al vescovo. Francesco in questo modo sceglie di essere povero, povero di beni, povero di protezione, di reputazione e anche di amici. Gli rimane solo Dio e la parola del Vangeloโฆ ma da quel momento si sente libero e felice come non mai. ร libero dalle ambizioni di nobiltร e ricchezza che lo condizionavano e che lo avevano anche portato alla guerra e ad essere prigioniero.
Ha sentito in modo misterioso quello sguardo dโamore di Gesรน che nessuno gli aveva mai rivoltoโฆ La sua biografia infatti ci racconta come proprio nella piccola chiesa di San Damiano non lontano dal centro di Assisi, un grande crocifisso in stile bizantino con un Cristo dagli occhi aperti gli parla e gli indica una nuova strada, una proposta che lui accoglie anche se subito non la capisce pienamente: โVa, Francesco, ripara la mia casa che come vedi รจ in rovinaโฆโ. Lui subito pensa alla piccola chiesa dove si trova, che effettivamente รจ pericolante, ma poi comprenderร che รจ la casa di Dio, la Chiesa che ha bisogno di essere riparata con una testimonianza di libertร e di caritร le quali davvero possono rimetterla in piedi.
Ho pensato subito a San Francesco quando ho letto di quellโuomo nel Vangelo che ha un forte desiderio di eternitร , ma anche un grosso peso di ricchezze, preoccupazioni materiali e ambizioni, che gli rendono faticoso accettare la proposta radicale di Gesรน (โva vendi quello che hai, dallo ai poveri e seguimiโ).
Gesรน ha una proposta fortissima per lui, una proposta che giร ha fatto ad altri discepoli e discepole che lo seguono. Non รจ una proposta di povertร umana, ma di libertร vera. Gesรน proponendo a quel giovane di dare i suoi averi ai poveri non lo vuole fregare, ma al contrario vuole davvero rispondere alla sua domanda (โcosa devo fare per avere in ereditร la vita eterna?โ).
Questo uomo senza nome e di cui non รจ detta lโetร e la provenienza possiamo essere davvero tutti noi. Tutti abbiamo dentro questa domanda, โcome avere una vita piena e felice?โ. Lโespressione โvita eternaโ non indica la durata ma la qualitร della vita, non รจ riferita allโaldilร dopo morti ma alla vita presente, lunga o breve che sia. Come posso avere una vita eterna, felice e piena anche se รจ segnata dal limite umano, anche se limitata da qualche problema di salute, anche se non รจ sostenuta da tanti beni economici, anche se non ricca e famosaโฆ? Gesรน propone di seguirlo mettendo al centro del cuore non i beni che abbiamo (anche fossero pochi) ma le persone. Non โcosa abbiamo e accumuliamoโ ma โquanto doniamo e quanto amiamoโ รจ la misura della nostra felicitร . Non รจ una proposta facile da comprendere e vivere. Gesรน stesso lo dice ai discepoli sbigottiti, e dice loro โimpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioโ, rasserenando le loro paure. Penso che anche quel tizio che ha ascoltato la proposta di Gesรน e non lโha accettata, in fondo รจ stato colpito e non รจ rimasto indifferente. Lโevangelista ci racconta che โsi fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristatoโฆโ. Qualcosa lo aveva messo in discussione e forse in quel momento non era capace di fare โil saltoโ verso Dio in maniera vera e totale e non solo superficiale. Qualcosa di buono in lui cโรจ e lo si vede perchรฉ giร vive quei Comandamenti che Gesรน gli ricorda e che sono tutti quelli rivolti al bene del prossimo. Gli manca ancora il coraggio di liberarsi davvero, come lo manca anche a me tantissime volte, anche se tutti i giorni leggo, medito e predico il Vangelo, anche se mi dico cristiano e vado a sempre messa. Ma la cosa bella รจ lasciarsi trafiggere dalla Parola di Dio, dallo sguardo amante di Gesรน nelle sue parole dentro il Vangelo. Sarebbe davvero grave se il Vangelo non toccasse almeno un poโ il cuore.
Francesco di Assisi con la sua testimonianza di povertร liberante mise immediatamente in discussione la sua cittร e inizialmente fu considerato anche pazzo da tanti suoi amici. Ma proprio questi ultimi alla fine diventarono i primi suoi frati, rimanendo colpiti piรน dalla sua libertร che dalla sua povertร .
Giovanni don
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (โin arte don Giobaโ)