Commento al Vangelo del 10 giugno 2012 – don Fabio Rosini

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Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica prossima dai microfoni di Radio Vaticana.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,20-35. 
Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. 
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E’ fuori di sé». 
Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni». 
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? 
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; 
se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. 
Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. 
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. 
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 
ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». 
Poiché dicevano: «E’ posseduto da uno spirito immondo». 
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». 
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre». 

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