Commento al Vangelo del 1 ottobre 2017 – Charles de Foucauld

CHARLES DE FOUCAULD:
COMMENTI AL VANGELO DI MATTEO

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Sal 24

Poiché non abbiamo il Commento di Charles de Foucauld al capitolo 21 del Vangelo di Matteo, riportiamo una Meditazione sul Salmo 24, previsto dalla liturgia di questa stessa domenica.

Come sei buono, mio Dio, a mettere tali parole nella nostra bocca! Com’è dolce questo salmo! Com’è consolante! Come ci parla della tua mitezza, della tua misericordia, della tua bontà! Sei tu stesso, mio Dio, che ci ordini di dirti: «Ho elevato la mia anima verso di te, Signore: mio Dio, non sarò confuso, non arrossirò: i miei nemici non si scherniranno di me: poiché quelli che contano su di te non sono mai confusi …» e tutto il resto è così dolce, così fiducioso… il resto di questa prima metà è dedicato 1° a chiedere delle grazie, 2° a chiedere questa misericordia sulla quale si conta talmente «a causa della tua bontà, Signore», 3° ad adorare e a lodare Dio. «Il Signore è mite e santo… Ama i miti; insegna ai miti le sue vie. Tutte le vie del Signore sono misericordia e verità: misericordia e fedeltà alle sue promesse, è    tutto questo che trovano in lui quelli che cercano di compiere la sua volontà »… Tutto questo salmo canta la mitezza di Dio, la sua bontà, la sua misericordia per noi … Come sei buono, mio Dio a dirci così teneramente, a ripeterci così dolcemente che sei misericordioso e buono e che dobbiamo affidarci al tuo cuore!

Diciamo questo salmo quando siamo tristi, oppressi dalle nostre miserie, quando sentiamo arrivare lo scoraggiamento: ci dice di non contare su di noi: oh! no: siamo bugiardi come tutti gli uomini, più di tutti gli altri: sarebbe un fondamento molto rovinoso… ma di affidarci a Dio; perché lui stesso ci dice di «sollevare la nostra anima verso di lui», che «colui che si affida a lui non è affatto confuso», che «i demoni non si scherniscono di costui» perché «tutti quelli che hanno fiducia in lui sono al riparo dai loro scherni»: è il nostro «Salvatore», bisogna «contare su di lui dal mattino alla sera e ogni giorno della vita », bisogna «pregarlo», far memoria della «sua misericordia», di questa misericordia «che prova per noi dall’inizio dei secoli », «ci tratterà secondo la misericordia, perché è infinitamente buono », «che è mite e santo», e che «a causa di questo conduce per mano quelli che si sbagliano di cammino, che percorrono una strada sbagliata, i perduti». È già il buon Pastore, a causa della sua mitezza e della sua santità; «ama i miti e i giusti»; e «insegna le sue vie ai miti»; «è misericordia e verità; tutti gli uomini di buona volontà non trovano in lui che queste due cose, misericordia e compimento delle sue promesse»; ci perdonerà «a causa del suo nome», per la sua stessa gloria, per glorificarsi con degli atti di clemenza, in se stesso; per glorificarsi in noi con la purificazione delle nostre anime… e più i nostri peccati sono grandi, più bisogna contare sul suo perdono, perché più siamo colpevoli, più c’è gloria per lui nel perdonarci, più anche il suo cuore, la sua bontà si sentono attirate verso di noi vedendoci in questo abisso.

C’è un altro passaggio nei primi versetti di questo salmo che ce lo rende estremamente caro e ci porterebbe a ripeterlo ogni giorno e più volte al giorno: ci sono molti salmi che ci invitano alla fiducia e ci consolano; ma non ce n’è forse nessuno che chiede a Dio così chiaramente ciò che dobbiamo chiedere ad ogni ora, ciò che è il così ardente desiderio di ogni cuore innamorato: l’imitazione di chi si ama, la somiglianza con Gesù, camminare alla sua sequela mano nella mano: «Signore, mostrami esattamente le tue vie; insegnami i tuoi sentieri… Dirigimi nella tua verità, e insegnami». È la domanda più netta, la più chiara dell’imitazione di Gesù… Che sia incessantemente nel nostro cuore e molto spesso sulle nostre labbra! Amen.

 Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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LEGGI IL BRANO DEL SALMO 24

R. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno. R.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore. R.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.

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