Commento al Vangelo del 1 marzo 2015 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, II Domenica di Quaresima – Anno B.

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Due luoghi e due monti: il tabor e il monte degli ulivi. Cristo chiama con se gli stessi apostoli e, guarda caso, in tutte e due le situazioni li troviamo che dormono.
Quando i loro occhi si aprono, sul Tabor vedono un Volto irrorato di luce luminosa, nell’orto degli ulivi un Volto sofferente irrorato di gocce di sangue. Luce e gioia, sangue e dolore. E’ la Parola-Persona, è questo Cristo, presente nella nostra vita quotidiana, nelle gioie e nel dolore, nell’inferno della nostra sofferenza e nella luce dei nostri entusiasmi. Il Crocifisso e il Risorto, la croce e la tomba vuota: è la grande esperienza che fa l’uomo e la donna di tutti i tempi.
Ascoltatelo (ci dice oggi il Vangelo). Già l’abbiamo sentito una volta questo invito del Padre, quando Gesù si fece battezzare nel Giordano. “Questi è mio Figlio, ascoltatelo”.
La nostra fede non è fede della visione o constatazione di un evento soprannaturale, ma è dono che proviene e nasce dall’ascolto. Ascolto di una Parola che è Persona: Gesù, il Figlio del Padre. Il mistero di Dio è ormai racchiuso dentro questo Cristo che con la sua parola ci porta a salvezza e liberazione.
L’impegno quotidiano in questo periodo di Quaresima sia allora di ascoltare e far propria questa Parola di Dio.[divider]

Mc 9, 1-9
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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