Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 7 Aprile 2019

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ยซVAโ€™ E Dโ€™ORA IN POI NON PECCARE PIร™ยป

Oggi, nel suggestivo brano evangelico, Gesรน non scusa la peccatrice, ma la perdona, perchรฉ nel perdono cโ€™รจ la pienezza dellโ€™amore. Egli le tende la mano per sottrarla alla umiliazione del peccato e darle la possibilitร  di rinascere a una nuova vita.

MENTRE tutti urlano e mormorano contro la donna colta in flagrante adulterio, Gesรน tace e scrive per terra. Che cosa avrร  scritto? Su quelle parole si sono spesi fiumi dโ€™inchiostro nel tentativo di interpretare questo gesto di Gesรน e le parole scritte; tuttavia รจ inutile chiederselo, perchรฉ quelle parole rimarranno nella mente e nel cuore delle persone per le quali Gesรน le ha scritte.

Lรฌ devono restare, perchรฉ la misericordia di Dio giunge non in maniera massificata, ma assolutamente personale, รจ un abbraccio specifico a fronte della situazione di peccato nella quale si trova il singolo individuo, come la donna adultera (Vangelo).

Ognuno di noi ha bisogno di sentire questa paterna premura, per questo รจ necessario rinunciare a qualsiasi giudizio temerario nei confronti dellโ€™altro, perchรฉ quel giudizio un giorno o lโ€™altro si ritorcerร  contro chi lo ha emesso. Il compito di ognuno รจ invece quello di ยซaprire una strada ยป, di offrire speranza laddove il peccato ha abbrutito la vita, e cosรฌ renderla nuova e capace di un cammino spedito nel vero bene, dimenticando il passato e protendendosi verso il futuro (I e II Lettura).

Tiberio CantaboniFonte – Edizioni San Paolo

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