Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 6 Settembre 2020

AMMONIRE IL FRATELLO PER SALVARLO

Bisogna perdonare sempre al proprio fratello. Ma questo perdono va dato nella carità, attraverso la correzione fraterna che ha come primo obiettivo non l’umiliazione del peccatore ma la sua riabilitazione.

Attraverso il Battesimo ogni cristiano è costituito membro del popolo sacerdotale, profetico e regale. La missione profetica consiste nell’annunciare il nucleo fondamentale del Vangelo, che Gesù riassume nelle parole programmatiche all’inizio della sua vita pubblica: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17).

E questo un monito che si configura anzitutto come trasmissione dell’insegnamento di Gesù, per il quale “cambiare testa”, cioè mentalità, e dirigerla verso il Vangelo è condizione essenziale per avere la buona coscienza di vivere secondo la volontà di Dio ed entrare così nella vita eterna.

L’insegnamento, sostiene Gesù, non può essere solo esterno, senza coinvolgimento interiore, deve accompagnarsi alla consapevolezza che la vita è un cammino, frastagliato di errori e cadute, che però attraverso il perdono donato e ricevuto diventa sempre l’occasione per rialzarsi e progredire nel bene.

Tutto questo crea un circuito per il quale la salvezza non è fatto individuale, ma comunitario, perché «Dio vuole che tutti siano salvati» (1 Tm 2,4). In questo itinerario verso la salvezza la misericordia reciproca è fondamentale!

don Tiberio CantaboniFonte – Edizioni San Paolo

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