“CATTURARE” PER LA VITA
Gesù non fa violenza sui suoi discepoli ma, chiamandoli a sé, ne “converte” i desideri e i propositi. Preghiamo perché anche oggi ci siano giovani che lascino che il Signore sconvolga i loro piani per farne suoi apostoli. Oggi ricorre la 44a Giornata per la vita.
Celebriamo oggi la Giornata per la vita e Luca ci consegna l’immagine del «pescatore di uomini», servizio al quale Gesù chiama Pietro e i suoi compagni. Il termine greco che l’evangelista usa significa letteralmente «colui che cattura vivi ».
Possiamo intendere che il «pescatore» è colui che cattura per la vita. Infatti il mare, le acque, nella Bibbia sono spesso simbolo della morte e di ogni altra forma di male che tenta di inghiottire l’esistenza umana nei suoi flutti. Pietro, allora, è chiamato a questo compito: liberare gli uomini dalle acque della morte per consegnarli vivi al Signore della vita. Questi infatti è colui che – annuncia Paolo ai Corinzi – «morì», «fu sepolto » ed «è risorto» (II Lettura).
Vittorioso sulla morte, concede anche a noi suoi discepoli di condurre i nostri fratelli e sorelle sulle vie della vita. Dobbiamo pertanto accogliere la sua chiamata e impegnarci perché la sua grazia non rimanga in noi vana. La Parola di Dio che ascoltiamo deve divenire anche per noi un «tizzone ardente» che, toccando le nostre labbra come quelle di Isaia, ci renda capaci di annunciare la bella notizia di una vita piena, che Dio concede a tutti i suoi figli.
fratel Luca A. Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza
Fonte Edizioni San Paolo