COLTIVARE LA SANTITÀ OGNI GIORNO
La parabola degli vignaioli omicidi è l’ultimo avvertimento di Gesù ai rappresentanti del popolo, perché si convertano e aprano gli occhi e lo riconoscano come il Messia inviato da Dio. Non si può appartenere al popolo di Dio senza accogliere il Cristo nella propria vita. — Oggi ricorre la festa di san Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia.
Matteo, in questa domenica, ci offre una breve sintesi della storia della salvezza. Gesù è il Figlio del Padrone.della vigna e paragona il popolo ai contadini della vigna. E un simbolismo ricorrente nella letteratura profetica e descrive l’atteggiamento d’Israele nei confronti di Dio, che attende con diuturna pazienza il frutto coltivato, «viti pregiate», ma trova solo «acini acerbi» (I Lettura).
La sterilità è il frutto dell’infedeltà all’alleanza che tocca il suo apice nel rifiuto dello stesso Figlio, inviato dal Padre per raccogliere frutti di santità. Per questo la vigna sarà affidata a un popolo che la farà fruttificare (Vangelo). È la Chiesa di Dio, «piantata dal celeste agricoltore come vigna scelta» (Lumen gentium, 6), per continuare la missione d’Israele che, «piantagione preferita», sarà sempre amato in maniera irrevocabile.
La Chiesa siamo noi battezzati, chiamati a essere fedeli alla nostra dignità filiale e a custodire la santità alla luce di tutto ciò che è «vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato» (Il Lettura) per seguire incondizionatamente Gesù, il solo erede che con la sua Incarnazione ha «visitato la vigna del mondo» (Salmo responsoriale).
don Michele Giuseppe D’Agostino, ssp
Fonte Edizioni San Paolo
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