NELLโABBRACCIO DEL PADRE
Questa domenica รจ chiamata โLaetareโ, cioรจ โdella gioiaโ, e ci sono motivi per rallegrarci. Celebriamo infatti il ritorno a casa dellโintero popolo dโIsraele, ed รจ anche il giorno in cui tutti i figli sono invitati a tornare al Signore, sullโesempio del ritorno a casa del figlio prodigo. Anche noi siamo chiamati a tornare dal Padre buono. Si celebra oggi il Giubileo dei Missionari della Misericordia (28-30 marzo).
Tutti, forse inconsapevolmente, conserviamo in un angolo remoto del cuore il dubbio che Dio in fondo non sia cosรฌ buono: la ferita del peccato ha deformato in noi il suo volto di Padre. Ma รจ il Figlio, Gesรน, a rivelarci nel Vangelo il volto autentico di colui che ci attende, ci vede da lontano, si commuove, ci corre incontro a braccia aperte e ci bacia; di questo Padre che fa festa per noi e ci fa indossare ยซil vestito piรน belloยป (letteralmente: ยซil primo abitoยป), quello ricevuto nel Battesimo.
Il suo amore si รจ fatto per noi โabbraccioโ nel sacramento della Riconciliazione. In questo cammino quaresimale riceviamo lโinvito a tuffarci tra le sue braccia per essere โcreatura nuovaโ (II Lettura), per gustare e vedere comโรจ buono il Signore (Salmo).
Quella raccontata nel Vangelo รจ una storia vera, che accade ancora, ogni volta che un figlio o una figlia di Dio si lascia abbracciare dal Padre per far ritorno โa casaโ, per entrare nella โterra promessaโ del suo amore gratuito, dopo averne sperimentato la potenza liberatrice (I Lettura). Ed รจ qui, in questa โterra promessaโ, che celebra nel Figlio la vera Pasqua dei risorti.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione โ Albano L. (RM) โ Fonte Edizioni San Paolo
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