Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 3 Aprile 2022

629

LA DOMENICA DELLA “NOVITÀ DI VITA”

Gesù trasforma il deserto del nostro peccato in un giardino rigoglioso. Il suo perdono, però, non banalizza il peccato come fosse un non nulla, ma creala possibilità perché l’uomo si converta e viva, dimentico del passato e proteso ai beni eterni.

Il profeta Isaia (I Lettura) alimenta la speranza del popolo d’Israele in esilio, ricordando il primo Esodo, la liberazione dalla schiavitù d’Egitto con il passaggio del Mar Rosso, e annunciando un secondo Esodo, il riscatto dalla schiavitù babilonese e il ritorno in patria a Gerusalemme. Dio è la guida e la salvezza del suo popolo, colui che fa nuove tutte le realtà, suscitando le lodi del suo popolo.

L’apostolo Paolo (II Lettura) ci annuncia che il bene sommo dell’uomo è la salvezza, che è conoscenza, comunione ed esperienza del mistero pasquale di Gesù Cristo. Afferrati da lui, seguiamolo nella via regale del servizio, comunicando alle sue sofferenze per prendere parte anche alla sua gloria pasquale.

Il Vangelo ci presenta la donna adultera, alla quale scribi e farisei – chiusi alla divina rivelazione – negano il perdono. Gesù in silenzio col suo dito scrive per terra «la nuova Legge della misericordia e dell’amore, la Legge della nuova alleanza». Poi squarcia il suo silenzio e dice: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». Figli del Padre misericordioso, non giudichiamo nessuno, ma esercitiamo semprela virtù della misericordia.

don Francesco Dell’Orco

Fonte Edizioni San Paolo