NELLA DEBOLEZZA DELLA CROCE
Gesรน vuole associare a sรฉ, nel compimento della missione, altri discepoli. Non vuole persone in cerca di un nome o della fama, ma missionari che si distinguano per preghiera, mitezza, povertร . Non devono, infatti, portare sรฉ stessi ma lโannuncio del perdono e della pace.

Il fiume sembra tuttavia tramutarsi in un rigagnolo, con questi uomini che sembrano davvero troppo pochi per la vastitร della messe, inviati peraltro come agnelli in mezzo a lupi, miti, non violenti, senza potere e senza ricchezze. Ma โ ricorda Paolo ai Galati โ la missione si realizza sempre nella logica della croce. Non abbiamo altro vanto se non nella croce di Gesรน.
Dobbiamo cioรจ porre la nostra fiducia soltanto nellโamore debole e crocifisso di Gesรน, che si rende presente anche nei suoi discepoli. Non dobbiamo confidare in beni e strumenti che il Signore ci chiede di abbandonare. Piuttosto, dobbiamo fondare il nostro impegno su quellโamore fraterno che ci permette di andare ยซa due a dueยป, come fratelli riconciliati, e di rimanere nelle case, annunciando lโevangelo della pace con lo stile di relazioni nuove, rese possibili dal Vangelo stesso.
fr. Luca A. Fallica,Comunitร Ss. Trinitร di Dumenza
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Fonte Edizioni San Paolo