Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 23 Ottobre 2022

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«CHI SI UMILIA SARÀ ESALTATO»

Dio non gradisce la preghiera dell’orgoglioso e di chi si crede giusto. Ascolta, invece, la preghiera e il grido che sale dal cuore di chi soffre nell’anima e nel corpo, e si riconosce peccatore. Avviciniamoci sempre a Dio con profonda umiltà e con piena fiducia.
Oggi ricorre la 96a Giornata missionaria.

Che cosa accadde a quel pubblicano che pregava in fondo al tempio, “all’ultimo banco”? Il Vangelo dice che, a differenza del fariseo, «tornò a casa sua giustificato». Letteralmente: «Discese nella sua casa…». Discese cioè nel suo cuore, perché stare davanti a Dio nella verità, senza maschere, è come tornare “a casa”.

«L’uomo vale tanto quanto è davanti a Dio e non di più» (san Francesco d’Assisi). Ecco perché questo “peccatore” ci insegna l’atteggiamento del vero orante, l’umiltà. Ci ricorda che siamo “terra”, ma una terra benedetta, sposata dal Cielo, bagnata dalla rugiada dello Spirito. Solo chi rimane a contatto con la propria terra, solo il “povero” fa esperienza dell’amore gratuito di Dio che lo solleva e gli rende giustizia (I Lettura).

Anche l’apostolo Paolo, in mezzo a prove e sofferenze, può sentire la benevola presenza di Dio nella sua vita.

Quanti missionari e poveri nel mondo possono testimoniare come lui: «Il Signore mi è stato vicino e mi ha dato forza» (II Lettura).

Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione – Albano L. (RM)

Fonte Edizioni San Paolo