«BEATA SEI TU VERGINE MARIA, PERCHÉ HAI CREDUTO…»
La visitazione. Oltre all’incontro delle due madri, Maria e la cugina Elisabetta, avviene l’incontro tra Giovanni Battista e Gesù. Prima ancora di nascere, Gesù, portato nel grembo dalla Vergine Madre, farà gustare una gioia nuova, cantata da Maria con umiltà e gratitudine. Maria ci porta la gioia più grande che è Gesù.
Il profeta Michea (I Lettura) preannuncia che Cristo, Salvatore d’Israele, verrà dal piccolo capoluogo di Giuda, Betlemme. Nella «casa del pane» nasce il Capo-Pastore del popolo di Dio, la nostra Pace e Riconciliazione.
L’evangelista Luca (Vangelo) narra l’incontro di Maria con Elisabetta. Maria, dopo aver ricevuto il lieto annuncio della divina maternità, fa il primo passo verso la cugina Elisabetta, che attende la nascita del precursore del Signore, condividendo con lei la gioia della salvezza.
Appena Maria saluta Elisabetta, il piccolo Giovanni percepisce misteriosamente la presenza di Gesù in Maria, arca della nuova alleanza, «danzando» nel grembo di sua madre. Maria da Elisabetta è proclamata benedetta fra le donne e benedetto il frutto del suo grembo, e beata perché ha creduto alla Parola.
Il Figlio di Dio si fa carne nel grembo verginale di Maria per compiere la volontà del Padre, salvandoci, purificandoci dal peccato e santificandoci per mezzo dell’offerta sacrificale del suo corpo, fatta una volta per sempre (II Lettura). Nasce a Betlemme per offrire il suo Corpo e Sangue per la vita del mondo.
Francesco Dell’Orco – Fonte