Accostiamoci con piena fiducia a Dio
Rendere a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dio รจ la risposta di Gesรน a una domanda tranello. ร chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesรน lo insegnerร con la sua vita e lโobbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
Quante pretese abbiamo sempre nella preghieraโฆ A volte sembra che siamo noi a insegnare a Dio quel che deve fare, e non che si compia la sua volontร ! ยซMaestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemoยป (Vangelo).
Sappiamo noi qual รจ il nostro vero bene? Sappiamo se quello che abbiamo in mente corrisponde davvero al bene dellโaltro? Sappiamo esattamente quale sia la volontร di Dio su noi e sugli altri? Quante domandeโฆ ma รจ bene che ce le facciamo, perchรฉ la nostra preghiera non diventi lโesibizione di esigenze di cui abbiamo giร la soluzione, anche se non la sappiamo trovare da soli e quindi chiediamo la โbacchetta magicaโ di Dio.
Qual รจ, allora, lโatteggiamento giusto per rivolgerci al Signore? Lโumiltร , la consapevolezza che รจ il Padre a conoscerci piรน di quanto noi possiamo conoscere noi stessi; e quindi accostarci a lui con โpiena fiduciaโ per ricevere misericordia e trovare grazia (II Lettura), e attendere con serenitร il compimento in noi della sua volontร e saziarci della sua conoscenza (I Lettura).
don Tiberio Cantaboni – Fonte Edizioni San Paolo