«PARTECIPARE ALLA SORTE DEI SANTI NELLA LUCE»
Al termine dell’anno liturgico riconosciamo Cristo come il centro delle nostre vite e di tutta la storia. Lui è il Re dell’universo e il suo è un Regno di pace e di giustizia nel quale siamo chiamati a vivere e impegnarci con la nostra missione di discepoli.
Oggi ricorre la 37a Giornata della gioventù (celebrazione diocesana)
Per comprendere e vivere più intensamente il significato della festa di oggi, si deve tener presente la lotta che da sempre esiste fra luce e tenebre, grazia e peccato, vita e morte. Eravamo tutti inesorabilmente prigionieri del peccato e della morte, incapaci di vivere in pace con Dio, ma adesso non è più così. Il Padre «ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore».
Quest’opera meravigliosa è stata realizzata da Gesù, il «primogenito di quelli che risorgono dai morti». Egli ha combattuto strenuamente, fino alla croce, per ottenerci «il perdono dei peccati» e la vera pace con Dio e con il creato (II Lettura). Sulla croce, Gesù sembra il grande sconfitto, ma in realtà è «il Cristo di Dio», il vero Re, come e molto più di Davide per Israele (I Lettura).
Egli inizia subito a salvare un suo compagno di sventura che implora con fede: «Ricordati di me», ottenendo la consolante certezza: «Oggi con me sarai nel paradiso» (Vangelo).
Anche noi combattiamo ogni giorno fra le tenebre e la luce. Non dobbiamo temere: Gesù è con noi! Se siamo crocifissi accanto a Gesù crocifisso, sappiamo che già oggi, nel cuore, possiamo sperimentare di essere in paradiso con lui.
padre Giovanni Crisci, frate cappuccino
Fonte Edizioni San Paolo