CONTEMPLIAMO LA LUCE DI DIO
NNel mirabile Prologo del Vangelo di Giovanni oggi la liturgia ci invita ad approfondire il significato del Natale. Solo contemplando l’Incarnazione del Figlio unigenito di Dio possiamo comprendere l’identità di quel Bambino che abbiamo contemplato nella semplice povertà di Betlemme. La luce di Dio dirada le tenebre del mondo e del nostro cuore.
Celebriamo una domenica particolare che ci fa gustare ancora una volta la dolcezza del Natale e ci invita a distenderci spiritualmente contemplando la grande luce che è apparsa nel mondo con l’Incarnazione del Figlio di Dio, luce che – come afferma il Prologo dell’evangelista Giovanni – nemmeno le tenebre più fitte possono oscurare.
La Parola eterna di Dio, che è luce e vita dell’universo, nasce come uomo per rivelare l’amore del Padre, per far rinascere coloro che la accolgono e così si inseriscono in una vita nuova, la vita dei figli di Dio. Oggi siamo quindi chiamati a ricordarci che tutti i doni di Dio ci sono ridati per mezzo di Gesù, perché lui è il mediatore della nostra alleanza con Dio.
Contempliamo l’elezione che Dio ha fatto di noi da tutta l’eternità e la ammiriamo con spirito di adorazione e di gratitudine, coscienti di non poterla afferrare pienamente, ma solo contemplarla con amore. Acclamiamo anche noi con il salmista: «Canterò in eterno l’amore del Signore» (Sal 89,2).
don Tiberio Cantaboni
Fonte Edizioni San Paolo
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