Cristo Gesù, guarigione e luce degli uomini
Siamo “figli della luce” e l’episodio del cieco nato ci rammenta che nel battesimo abbiamo accolto la persona di Gesù, vera luce del mondo. Confermiamo oggi la nostra scelta: accogliere la luce o rifiutarla. La solennità di S. Giuseppe si celebra domani, lunedì 20 marzo. Auguri a tutti i papà!
L’elezione di Davide e la sua unzione a re d’Israele ci ricordano che nel battesimo anche noi siamo stati scelti da Dio e rivestiti della dignità regale (I Lettura). Il battesimo è chiamato anche “illuminazione”, perché colloca il battezzato nell’ambito della luce, come avviene nella guarigione dell’uomo cieco fin dalla nascita (Vangelo).
La luce è la prima realtà creata da Dio. E Dio la partecipa a noi suoi figli perché la manifestiamo con la testimonianza della nostra vita: «Ora siete luce nel Signore: comportatevi come figli della luce» (II Lettura).
Il battesimo è considerato una nuova creazione: Gesù che fa del fango e lo spalma sugli occhi del cieco compie due gesti battesimali simbolici che ci riportano alla prima creazione, quella dell’uomo plasmato dalla polvere/fango del suolo (cf. Gen 1,27; 2,7).
Anche per noi ogni domenica Gesù prepara quel fango miracoloso che è la sua Parola, che ci guarisce e ci illumina. Anche per noi rinnova oggi i gesti del nostro battesimo, aprendo i nostri orecchi e i nostri occhi con il dono di una nuova luce.
don Primo Gironi, ssp, biblista
Fonte Edizioni San Paolo