Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 18 Aprile 2021

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IL RISORTO È LA NOSTRA PACE

Gesù si mostra ai discepoli, li invita a toccare ilsuo corpo glorioso e propone di mangiare con loro. È veramente lui, il Cristo, il Risorto. Agli apostoli, che costituisce suoi testimoni, affida il compitodi annunciarlo al mondo.

L’evangelista Luca riporta la testimonianza pasquale che i due discepoli di Èmmaus danno agli Undici che erano a Gerusalemme: il Risorto – è questo l’annuncio – ha camminato con loro lungo la via ed essi lo hanno riconosciuto allo spezzare del pane. Mentre essi narravano le meraviglie di cuierano stati testimoni, Gesù si manifesta donando loro la pace.

Egli chiede loro di guardare e toccare i segni della suapassione e di poter mangiare qualcosa. Il Crocifisso è risuscitato nel suo vero corpo! “Guardare” è il linguaggio della carità: occorre contemplare il Risorto con il cuore. “Toccare” è sinonimo di abbracciare. “Mangiare” è il verbo della vita, l’espressione del banchetto eucaristico.

Aderiamo a lui con cuore contrito per ricevere la grazia delperdono. Egli intercede per noi peccatori come nostro avvocato presso il Padre, come Agnello di Dio che toglie i peccati delmondo (II Lettura). Autore della vita, Santo e Giusto, rinnegato e ucciso dagli uomini, è stato glorificato dal Padre (I Lettura). L’Eucaristia, che rende presente il mistero della passione, morte e risurrezione del Signore, è «sorgente della rinnovata giovinezza dello spirito».

don Francesco Dell’Orco
Fonte Edizioni San Paolo

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