Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 17 Settembre 2023

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Misericordiosi perché Dio fa cosi

Gesù rende lode al Padre per avere riservato i segreti della grazia e della gioia del Vangelo ai piccoli, cioè a coloro che si accontentano di essere guardati e giudicati dagli occhi di Dio, negandola invece ai presuntuosi, che, chiusi nella loro superbia, si considerano sapienti e dotti. Oggi ricorre la Domenica del Mare.

Chi conserva l’ira verso un altro uomo, come può chiedere al Signore la guarigione?». Se Dio, grande e magnanimo accoglie le nostre suppliche e perdona le nostre offese, anche noi dobbiamo usare pietà e misericordia verso i nostri fratelli, anche se sono colpevoli verso di noi (I Lettura). San Paolo offre un forte motivo di perdono delle offese: con il Risorto noi formiamo un solo corpo, per cui non viviamo più per noi stessi, ma per il Signore al quale apparteniamo (II Lettura).

Come lui, anche noi dobbiamo saper vivere e morire per i fratelli. A Pietro che domanda al Signore se deve perdonare solo fino a sette volte, Gesù risponde: «Fino a settanta volte sette» (Vangelo).

Le caratteristiche del perdono cristiano sono quelle di perdonare tutti indistintamente, sempre e in ogni circostanza. Se perdoniamo solo a coloro a cui ci conviene, perché più forti di noi o a noi necessari, non siamo sulla scia del vero perdono. Il tale che aveva un debito di diecimila talenti siamo tutti noi, che usiamo male i doni che Dio ci elargisce.

Se lui continua a credere in noi, anche noi dobbiamo dare credito all’altro. Non perdoniamo allora perché ci aspettiamo un ravvedimento, ma perché Dio fa così.
don Donato Allegretti

Fonte Edizioni San Paolo