PERDONACI, SIGNORE: ABBIAMO PECCATO!
La Quaresima sia un tempo favorevole per riscoprire il valore della pratica del digiuno, della elemosina e della preghiera. La nostra partecipazione alla vita della Chiesa sia sostenuta dal desiderio spirituale rivolto verso la Pasqua.
IL carattere penitenziale della Quaresima si rende visibile a partire dal giorno liturgico che ad essa dà inizio ogni anno: il mercoledì delle ceneri. Esso, reso efficacemente nella liturgia attraverso l’austero rito dell’imposizione delle ceneri, trova origine nel battesimo poiché la penitenza è nell’insieme fondata sulla stessa realtà battesimale per il perdono dei peccati ed è poi ripresa e resa segno espressivo, per quanti ricadono nel peccato, nel sacramento della Riconciliazione.
Alla riconciliazione fa appello san Paolo che afferma: «Vi supplichiamo, in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (II Lettura), ma un richiamo a questa dimensione che resta sempre legato al tema della conversione e del ritorno a Dio da cui ci si è allontanati, ci viene già dal profeta Gioele: «Tornate al Signore, vostro Dio» (I Lettura).
Gesù infine, al di là di ogni inopportuna esteriorità, ci rivela il senso profondo delle pratiche religiose e penitenziali che prima erano del giudaismo e quindi del cristianesimo: l’elemosina sia nascosta; il digiuno, gioioso; la preghiera, umile. «E il Padre, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Vangelo).
don Guido Colombo, ssp – Fonte
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 6, 1-6. 16-18
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.