Chiediamo il dono della sapienza
Rendere a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dio รจ la risposta di Gesรน a una domanda tranello. ร chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesรน lo insegnerร con la sua vita e lโobbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
Quante volte anche noi, come quel giovane del Vangelo, vorremmo che determinate parole Gesรน non le avesse mai pronunciate, che non fossero fissate nella Scritturaโฆ Quante volte preferiremmo che il Vangelo si limitasse a indicare alcuni comportamenti esteriori per essere perfetti ed entrare nel regno di Dioโฆ No!
Gesรน quelle parole le ha dette, nel Vangelo noi le troviamo e, se vogliamo essere suoi discepoli, non possiamo annullarne una parte, nascondendoci dietro alle nostre rimostranze e ai nostri desiderata. A volte sรฌ, la Parola di Dio รจ una โspada a doppio taglioโ (II Lettura).
Gesรน, in realtร , non sta dicendo al giovane ricco quello che deve fare, gli sta proponendo una via di coscienza, uno stile di vita, un atteggiamento interiore di distacco da โmammonaโ, che non รจ solo ricchezza monetaria, ma tutto ciรฒ che ci tiene legati ai compromessi del mondo e quindi alle sue logiche.
Per non restare intrappolati dallo stupore avvilito, come successe a quel giovane, chiediamo al Signore il dono della sapienza; lรฌ troveremo la nostra vera ricchezza e sapremo valutare nel giusto equilibrio tutte le situazioni umane, cosรฌ da non restarne bloccati o sopraffatti.
don Tiberio Cantaboni – Fonte Edizioni San Paolo