Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 13 Novembre 2022

485

«IO VI DARÒ PAROLA E SAPIENZA»

È certo, questo mondo un giorno passerà, ma non appartiene al cristiano vivere nella paura e nell’angoscia. Il “giorno del Signore” sarà rovente per i malvagi, ma pieno di luce per i giusti. Nel tramonto del mondo e della storia, quel che conta è la perseveranza nella fede.

Oggi ricorre la 6a Giornata dei Poveri

Quante volte leggiamo le parole di Gesù sul giudizio e sulle persecuzioni come se non ci riguardassero! Eppure, la persecuzione dei cristiani è oggi sempre più violenta e spesso ci raggiunge direttamente, quando veniamo condannati perché rifiutiamo un pensiero che fa a meno di Dio.

Come sono preziose, allora, le parole di Gesù, che ci dice che queste prove devono accadere: sono i dolori del parto della storia in cammino verso il suo orizzonte certo, che è la beatitudine eterna. E mai ci verrà meno il sostegno del Signore che promette: «Io vi darò parola e sapienza» (Vangelo).

L’orizzonte è quello della beatitudine eterna, ma questo non significa disimpegno dalla realtà del mondo, come quei cristiani di Tessalonica che vivevano «senza fare nulla e sempre in agitazione» (II Lettura).

Al contrario, quest’orizzonte dà valore e senso al nostro impegno: lavorando perché scompaiano superbia e ingiustizia, permettiamo all’amore e alla verità del Vangelo di permeare la storia. La certezza che il «sole di giustizia» sorgerà con raggi benefici (I Lettura) ci dona forza per vivere appieno questa nostra responsabilità di cristiani, di testimoni autentici del Vangelo.

fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

Fonte Edizioni San Paolo