A DUE A DUE COME FRATELLI
La lettera agli Efesini ci raggiunge oggi con una notizia bellae consolante: un vero vangelo, un annuncio di gioia. All’inizio della nostra vita c’è la benedizione di Dio. C’è il suo desiderio di dire e di realizzare il nostro bene. Questa è anche la nostra vocazione: Dio ci chiama a essere, in Cristo, santi e immacolati di fronte a lui nell’amore.
La santità, più che frutto del nostro impegno, è risposta al suo dono che ci precede.Ciò che i profeti antichi come Amos sono stati inviati a profetizzare a Israele, o i Dodici sono stati mandati ad annunciarealle città, ai villaggi, alle case, è questa lieta notizia: Dio ci libera dal male, in qualsiasi forma esso minacci la nostra esistenza.
Ci libera soprattutto dal male dell’isolamento e della divisione, offrendoci di vivere relazioni riconciliate, di fraternità e dicomunione tra di noi. Anche per questo motivo i Dodici vengono inviati «a due a due»: sono spogliati di tutto, tranne che della fraternità.
Si può infatti annunciare con verità il mistero di unDio che è Padre, e che vuole una comunione nella pace tra tutti i suoi figli, solo sapendo camminare insieme, a due a due,come fratelli riconciliati.
fr. Luca Fallica,Comunità Ss. Trinità di Dumenza
Fonte Edizioni San Paolo
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