Una fede nutrita di Eucaristia
Rendere a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dio รจ la risposta di Gesรน a una domanda tranello. ร chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesรน lo insegnerร con la sua vita e lโobbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
ยซIo sono il pane vivo disceso dal cieloยป รจ la rivelazione stupefacente che Cristo offre alla Chiesa e al mondo. Contemporaneamente ci dice che chi si nutre di lui vivrร per sempre.
I โsegniโ che indicano la presenza di Dio accanto al popolo dโIsraele in cammino nel deserto sono due: il pane venuto dal cielo e lโacqua scaturita dalla roccia. Nella liturgia odierna questi stessi โsegniโ vengono dati da Dio al suo profeta (I Lettura).
Rifocillato da questo nutrimento, Elia riprende il suo cammino, superando il momentaneo avvilimento, e giunge alla montagna di Dio. Lโamore totalmente gratuito di Dio, che si รจ preso cura di noi fin dal giorno in cui siamo diventati suoi figli con il Battesimo, ci obbliga a bandire dalla nostra vita tutto ciรฒ che puรฒ violare la caritร , come lโira, lโodio, lโegoismo, la sopraffazione (II Lettura).
Cristo stesso ci ha indicato la via: come lui si รจ donato per il nostro riscatto, cosรฌ anche noi ci dobbiamo rendere disponibili al prossimo per aiutarlo a riscattarsi dalle tante ingiustizie. Di fronte a un uditorio incredulo e ostile, Gesรน afferma di essere โil pane della vitaโ (Vangelo). E insiste per convincerci a mangiare questo pane di vita eterna.
don D.B. – Fonte Edizioni San Paolo