Commento al libro dei Maccabei โ€“ 1Macc.13, 31-53 โ€“ don Giovanni Nicolini

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Il rapporto tra la comunitร  ebraica e le genti, sempre cosรฌ inevitabilmente speciale e singolare, mi attrae e mi affascina per la sua singolaritร , che peraltro continuo a considerare molto preziosa per la comunitร  cristiana, cosรฌ tentata nei secoli della sua storia di omologarsi con le logiche e le strutture mondane delle istituzioni e dei poteri.

Anche quando tale rapporto puรฒ presentarsi come pericolosamente โ€œbuonoโ€ e quindi esposto ad una minore fedeltร  o ad una piรน facile infedeltร  rispetto alle esigenze profonde della fede, tutta vita conserva delle caratteristiche che difende la comunitร  credente da pericoli di infedeltร  rispetto alla Parola di Dio o addirittura di idolatrie mondane.

Spesso noi cristiani siamo stati piรน pericolosamente attenti a rapporti di potere che hanno deviato anche profondamente il cammino e lโ€™orizzonte della fede di Gesรน! Nel nostro brano, i vers.35-36 mostrano come anche unโ€™istituzione politica sia consapevole che il Popolo del Signore non รจ unโ€™istituzione statale. Di questo ci danno conferma anche i vers.45-46.

Tale รจ pure la decisione del giorno di festa stabilito ai vers.51-52.

Dio ti benedica.  E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.

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1 Mac 13, 31-53

31Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovane, e lo uccise. 32Si fece re
al suo posto, si mise in capo la corona dellโ€™Asia e procurรฒ grandi rovine al paese.
33Simone intanto completรฒ le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide
con portoni e sbarre e rifornรฌ le fortezze di viveri. 34Poi Simone scelse alcuni uomini e li
inviรฒ al re Demetrio per ottenere esenzioni al paese, perchรฉ tutti gli atti di Trifone erano stati
delle rapine.
35Il re Demetrio lo assicurรฒ in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la
seguente lettera:
36ยซIl re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e alla nazione dei
Giudei, salute! 37Abbiamo ricevuto la corona dโ€™oro e la palma che ci avete inviato e siamo
pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le
esenzioni; 38quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruito restino di
vostra proprietร . 39Vi condoniamo le mancanze e le colpe commesse fino ad oggi e la corona che
ci dovete; se altro si riscuoteva a Gerusalemme, non sia piรน riscosso. 40Se alcuni di voi sono
idonei a essere arruolati nella nostra guardia del corpo, siano iscritti e regni la pace tra noiยป.
41Nellโ€™anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele 42e il popolo
cominciรฒ a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: ยซAnno primo di Simone, sommo sacerdote
insigne, stratega e capo dei Giudeiยป.
43In quei giorni Simone pose il campo contro Ghezer, la circondรฒ di accampamenti, fece
allestire una torre mobile, la spinse contro la cittร  e abbattรฉ una torre e la conquistรฒ.
44I soldati della torre mobile si lanciarono nella cittร  e si produsse in cittร  un
grande trambusto. 45I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, stracciandosi le
vesti, e supplicavano a gran voce, chiedendo a Simone di dare loro la destra, 46e dicevano: ยซNon
trattarci secondo le nostre iniquitร , ma secondo la tua clemenzaยป. 47Simone venne a patti
con loro e non combattรฉ oltre contro di loro; ma li scacciรฒ dalla cittร , purificรฒ le
case nelle quali cโ€™erano idoli, e cosรฌ entrรฒ in cittร  con canti di lode e di
ringraziamento. 48Eliminรฒ da essa ogni impuritร  e vi stabilรฌ uomini osservanti
della legge; poi la fortificรฒ e vi costruรฌ unโ€™abitazione per sรฉ.
49Ora quelli della Cittadella di Gerusalemme, messi nellโ€™impossibilitร  di uscire e venire
nel paese a comprare e vendere, erano molto affamati e una parte di essi moriva di fame. 50Allora
supplicarono Simone perchรฉ desse loro la destra, e Simone la diede; ma li sloggiรฒ di lร  e
purificรฒ la Cittadella da tutte le contaminazioni. 51Fecero ingresso in quel luogo il
ventitrรฉ del secondo mese dellโ€™anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di
cetre, cimbali e arpe e con inni e canti, perchรฉ era stato eliminato un grande nemico da Israele.
52Simone stabilรฌ di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completรฒ la
fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilรฌ con i suoi.
53Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi
pose la sua residenza a Ghezer.

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