Preferisco la traduzione letterale che al ver.6 dice “E poiché siete figli …”: il dono, da parte di Dio, dello Spirito dona all’umanità la pienezza della condizione figliale, espressa con quel grido.
Lo Spirito del Figlio grida nei nostri cuori: “Abbà! Padre!”.
Fin da quando ero ragazzo, mi è piaciuto “declinare” questo grido nelle diverse situazioni dell’esistenza!
Gridare a Dio: “Padre”, mi sembra sia un grido di gioia, o di bisogno di aiuto, talvolta addirittura nel pianto!
Ma anche con commozione, con dolcezza, con un senso di timore …
E’ in ogni modo meraviglioso che in noi e da ciascuno di noi, e da noi tutti insieme, il Figlio gridi per noi e con noi: ”Padre!”.
Ad ognuno dei suoi fratelli Paolo annuncia e proclama che non siamo più schiavi, ma figli!
Questo grido verso il Padre è la realtà profonda della nostra esistenza salvata e illuminata e ricreata come esistenza dei figli di Dio!
Come figli, in Gesù, riceviamo dal Padre tutta l’eredità della nostra nuova vita in Lui!
Cuore di tale eredità è l’Amore!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
A cura di don Giovanni Nicolini