Commento a Genesi 15-18

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Si rinnova la promessa ad Abramo di una discendenza numerosa. Eppure in altri dieci anni niente figli. Sarai prende lโ€™iniziativa, come aveva fatto suo marito in Egitto, gettandola tra le braccia di Faraone per arricchirsi. Ma non era finita bene. Ora รจ Sarai a gettare la schiava Agar tra le braccia di Abramo, sperando che questo possa dare una discendenza al marito. In effetti andrร  cosรฌ.

Ma con qualche problemino. Questo โ€œutero in affittoโ€ avrร  delle conseguenze. Agar pensa di aver trovato il modo per riscattarsi, e in Sarai monta la gelosia. Sino a cacciarla, con un Abramo che se ne lava sostanzialmente le mani. Ma nel deserto Agar incontra Dio. La promessa di una discendenza numerosa, promessa ad Abramo che รจ ancora un principiante nel fidarsi di Dio, ora inevitabilmente coinvolge anche lei. Anche la discendenza di Agar e del figlio Ismaele, seppur conflittuale, sarร  immensa.

Nel frattempo Abramo e Sarai, che di certo non si erano contraddistinti per lโ€™accoglienza verso Agar, trovano il modo per riscattarsi ospitando tre pellegrini che annunceranno la nascita del figlio Isacco, tra le risate dei genitori. Infine il dialogo tra Dio e Abraamo per risparmiare Sodoma dalla distruzione: il Patriarca si sincera che Dio รจ giusto e non abbandona neppure una sparuta manciata di giusti nella distruzione delle ingiustizie.

Abramo riceve la promessa di una discendenza numerosa, che era la cosa che piรน desiderava. Sarai, non credendo a ciรฒ, ricorre a una scorciatoia che perรฒ non risolve la situazione. Qual รจ la promessa che ha Dio per te? Riesci a rispettare i suoi tempi?

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A cura di Piotr Zygulski