Commento a Deuteronomio 17-20 (Dt 17-20)

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In questi capitoli di Deuteronomio troviamo vari aspetti che regolano l’organizzazione giuridica e sociale di Israele. Ma possiamo leggerli anche come una prefigurazione di ciò che siamo: si parla infatti dei compiti del re, delle responsabilità del sacerdote, della missione del profeta. Il re è chiamato a restare umile, osservante della Legge di Dio, cercando la giustizia senza bramare ricchezze.

Pure i sacerdoti sono chiamati a una certa povertà: non possiedono terre e non beneficiano di eredità, ma vivono della decima offerta all’altare in cui servono. Infine il profeta promesso – ben diverso dai tanti indovini e incantatori che lo fanno per il proprio interesse – vive della Parola di Dio che gli è donata sulla sua bocca.

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A cura di Piotr Zygulski