La severa punizione di questo uomo sciagurato suscita impressioni diverse.
Si può cogliere la giusta severità divina che non consente al male di affermarsi e dominare: prima o poi Dio interviene per rivelare e punire.
Si può anche sottolineare l’ipocrisia, fino alla banalità, dei tentativi di giustificare e in ogni modo di banalizzare i misfatti commessi.
Si può anche notare e sottolineare, e io sono in questo pensiero, la misericordia del Signore anche in un passaggio drammatico come la vicenda di quest’uomo, e l’azione e la parola divina che intervengono e non abbandonano chi male si comporta e non viene abbandonato da Dio, che lo “insegue” punendolo e in tal modo avvertendolo della necessità impellente di una conversione vera e profonda.
Dio vuole solo la condanna di quest’uomo o ne insegue la miserabile esistenza per salvarlo?
La proposta sorprendente e profonda di Papa Francesco sulla misericordia del Signore pone indubbiamente degli interrogativi anche sulla Parola che oggi il Signore ci regala.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
A cura di don Giovanni Nicolini