Giungiamo così alla fine del cammino nei Libri dei Maccabei. Io devo anticipare perché domani sono in viaggio. Che dire? A molti è costato molta fatica! Anch’io mi sono trovato spesso in notevole difficoltà La strada mi si è progressivamente aperta cogliendo sempre di più il “confronto-contrasto” tra il piccolo Popolo del Signore e le genti del mondo.
Progressivamente, malgrado la violenza delle affermazioni e dei termini, ho ricevuto molta luce e consolazione proprio per questa segnalazione profonda, presente in tutto il testo! E sono grato al Signore soprattutto perché mi ha fatto cogliere non tanto una “presunta” fedeltà della nostra comunità ecclesiale, ma, quasi al contrario, il grande dramma della “mondanità” antievangelica così presente in noi – e soprattutto in me! – discepoli di Gesù! Molte volte ho colto come la severità e la verità della Parola mi chiedeva di collocarmi non tra il Popolo del Signore, ma, appunto, tra i nemici mondani di questo popolo!
E mi sono un po’ reso conto di quanto sia alto il pericolo di “autogiustificarmi” anche quando è evidente il mio peccato di mondanità che mi fa desiderare successi e vittorie mondani ben lontani e opposti alla fede che Israele ha custodito nei secoli e che si è compiuta meravigliosamente in Gesù, il Figlio di Dio, Figlio dell’Uomo! Per questo mi sento oggi veramente “consegnato” alla Pasqua del Signore nella quale stiamo entrando tra poco! Come sapete, quando si celebrano le grandi feste del Signore, la nostra “lettura continua” della Bibbia si mette in riposo. E così sarà anche per noi, fino al 10 aprile, quando entreremo nel meraviglioso cammino della Lettera di Paolo ai Galati.
Chiedo oggi al Signore che vi doni una Pasqua piena di luce e di pace. E chiedo a voi di chiederla per me, vecchio prete peccatore e chiacchierone, che riceve ogni giorno in voi e da voi il regalo prezioso del vostro cammino di fede e di salvezza.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
A cura di don Giovanni Nicolini