Commento a 2Maccabei 12, 1-31

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Riflettendo e pregando su questa Parola che oggi il Signore ci dona, mi sono chiesto se non sia per noi importante oggi coglierne il profondo significato simbolico e profetico riguardo alla mia e nostra attuale vicenda di fede nella realtร  del mondo e della storia dove ci troviamo a vivere!

Piuttosto che lasciarci โ€œbloccareโ€ da considerazioni su questi ebrei cosรฌ poco โ€œevangeliciโ€, mi chiedo se non sia importante che ci chiediamo se lโ€™ammonizione piรน autentica non sia quella che domanda a noi come ci muoviamo e come consideriamo le vicende dei โ€œgiudeiโ€ del nostro tempo che sono le moltitudini di piccoli e di poveri che ogni giorno noi lasciamo perseguitare e sterminare.

Certo, magari non sterminiamo materialmente nessuno!

Ma non siamo noi forse responsabili, e in misura drammatica, per la responsabilitร  storica che abbiamo in quanti discepoli di quel Gesรน che duemila anni fa ha adempiuto nel suo sacrificio dโ€™amore la profezia che i padri ebrei hanno custodito e tramandato verso i tempi messianici?

Come ci ammonisce sempre Papa Francesco, quanti sono ogni giorno i piccoli e i poveri che vengono sterminati dalle grandi potenze e dalle terribili idolatrie che nei nostri tempi dominano la vicenda del mondo?

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Tranquilliziamo la nostra coscienza personale e collettiva perchรจ materialmente โ€“ forse! โ€“ non sopprimiamo nessuno.

Ma siamo in realtร  fedeli a quel Signore Gesรน che ci chiede di celebrare nelle nostre persone il mistero dโ€™amore che conduce Gesรน alla Pasqua che tra pochi giorni celebreremo?

Non siamo esposti gravemente al pericolo di vivere e di agire secondo lโ€™antica violenza dei nemici dellโ€™Israele di allora?

Mi permetto di citare ancora la modesta ma significativa recente nostra vicenda elettorale. Non abbiamo forse denunciato la nostra appartenenza e la nostra adesione a progetti di violenza contro i piccoli e i poveri che ogni giorno incontriamo?

Non occorre che proprio davanti a questa โ€œprofeziaโ€ che ci trasmettono i nostri padri ebrei ci domandiamo se e come ripudiamo e respingiamo la violenza che ci viene ricordata dai Giudei perseguitati dalle antiche potenze del mondo?

Non dobbiamo dunque chiederci se noi stessi non siamo esposti al pericolo di guardare con inimicizia i piccoli e i poveri del Signore, per i quali Egli ha offerto e donato la sua vita?

Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.

Leggi qui il brano.

A cura di don Giovanni Nicolini