La Parola del Signore nella quale stiamo camminando ci avverte di un dato assolutamente prezioso circa la necessaria potenza della fede.
I credenti non sono gente “disarmata”! Al contrario!
Essi hanno armi divinamente potenti, presenti anche nella Parola che oggi riceviamo dalla bontà del nostro Signore: consideriamo, al ver.6, la supplica dei credenti, “tra gemiti e lacrime”.
E, non per la prima volta, l’eventualità che Dio mandi “l’angelo buono a salvare Israele”, e tutto questo con la coraggiosa e impegnata determinazione ad “andare in aiuto dei loro fratelli: tutti insieme partirono con coraggio”! (ver.7).
Ed ecco allora la partecipazione diretta di Dio, e “l’angelo buono” che appare “come condottiero davanti a loro” : “un cavaliere in sella, vestito di bianco, che brandiva armi d’oro” (ver.8).
E’ affascinante anche la non-emotività e la non-emozione dei credenti per il sopraggiungere di questo Alleato!
Più semplicemente e più profondamente, “tutti insieme benedissero Dio misericordioso e si sentirono rincuorati” (ver.9).
I nemici vengono colpiti e messi in fuga!
A cura di don Giovanni Nicolini