Commento al Vangelo del 17 settembre 2017 โ€“ p. Ermes Maria Ronchi

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Lโ€™unica misura del perdono รจ perdonare senza misura

padre Ermes Ronchi
padre Ermes Ronchi

ยซNon ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte setteยป, cioรจ sempre. Lโ€™unica misura del perdono รจ perdonare senza misura. Perchรฉ il Vangelo di Gesรน non รจ spostare un poโ€™ piรน avanti i paletti della morale, ma รจ la lieta notizia che lโ€™amore di Dio non ha misura. Perchรฉ devo perdonare? Perchรฉ cancellare i debiti? La risposta รจ molto semplice: perchรฉ cosรฌ fa Dio.

Gesรน lo racconta con la parabola dei due debitori. Il primo doveva una cifra iperbolica al suo signore, qualcosa come il bilancio di una cittร : un debito insolvibile. ยซAllora il servo, gettatosi a terra, lo supplicava..ยปโ€ e il re provรฒ compassione. Il re non รจ il campione del diritto, ma della compassione. Sente come suo il dolore del servo, e sente che questo conta piรน dei suoi diritti. Il dolore pesa piรน dellโ€™oro. E per noi subito sโ€™apre lโ€™alternativa: o acquisire un cuore regale o mantenere un cuore servile come quello del grande debitore perdonato che, โ€œappena uscitoโ€, trovรฒ un servo come lui.

โ€œAppena uscitoโ€: non una settimana dopo, non il giorno dopo, non unโ€™ora dopo. โ€œAppena uscitoโ€, ancora immerso in una gioia insperata, appena liberato, appena restituito al futuro e alla famiglia. Appena dopo aver fatto lโ€™esperienza di come sia un cuore di re, ยซpresolo per il collo, lo strangolava gridando: โ€œDammi i miei centesimiโ€ยป, lui perdonato di miliardi!

Eppure, questo servo โ€œโ€˜malvagioโ€ non esige nulla che non sia suo diritto: vuole essere pagato. รˆ giusto e spietato, onesto e al tempo stesso crudele. Cosรฌ anche noi: bravissimi a calare sul piatto tutti i nostri diritti, abilissimi prestigiatori nel far scomparire i nostri doveri. E passiamo nel mondo come predatori anzichรฉ come servitori della vita.

Giustizia umana รจ โ€œdare a ciascuno il suoโ€. Ma ecco che su questa linea dellโ€™equivalenza, dellโ€™equilibrio tra dare e avere, dei conti in pareggio, Gesรน propone la logica di Dio, quella dellโ€™eccedenza: perdonare settanta volte sette, amare i nemici, porgere lโ€™altra guancia, dare senza misura, profumo di nardo per trecento denari.

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Quando non voglio perdonare (il perdono non รจ un istinto ma una decisione), quando di fronte a unโ€™offesa riscuoto il mio debito con una contro offesa, non faccio altro che alzare il livello del dolore e della violenza. Anzichรฉ annullare il debito, stringo un nuovo laccio, aggiungo una sbarra alla prigione.

Perdonare, invece, significa sciogliere questo nodo, significa lasciare andare, liberare dai tentacoli e dalle corde che ci annodano malignamente, credere nellโ€™altro, guardare non al suo passato ma al suo futuro. Cosรฌ fa Dio, che ci perdona non come uno smemorato, ma come un liberatore, fino a una misura che si prende gioco dei nostri numeri e della nostra logica.

p. Ermes Ronchi

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

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XXIV Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 18, 21-35
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinรฒ a Gesรน e gli disse: ยซSignore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrรฒ perdonargli? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli รจ simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichรฉ costui non era in grado di restituire, il padrone ordinรฒ che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e cosรฌ saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: โ€œAbbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosaโ€. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debito.
Appena uscito, quel servo trovรฒ uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: โ€œRestituisci quello che devi!โ€. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: โ€œAbbi pazienza con me e ti restituirรฒโ€. Ma egli non volle, andรฒ e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto lโ€™accaduto. Allora il padrone fece chiamare quellโ€™uomo e gli disse: โ€œServo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchรฉ tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te?โ€. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non avesse restituito tutto il dovuto.
Cosรฌ anche il Padre mio celeste farร  con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 17 โ€“ 23 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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