Il commento al Vangelo del 9 febbraio 2020 รจ curato dalle sorelle Clarisse via Vitellia.
Sulla scia della Festa della Presentazione al Tempio del Signore, celebrata otto giorni fa, la Provvidenza vuole in qualche modo che in essa sโinserisca la Parola di questa quinta domenica del Tempo Ordinario.
La luce di Cristo che abbiamo contemplato proprio in quella che in passato era chiamata โFesta delle Luciโ, ha un povero ma potente mezzo di diffusione: noi. E le Letture odierne ci ricordano la grandezza ed universalitร della nostra missione di cristiani, forte della potenza di Dio (cf. 2 Lettura).
ยซIl giusto risplende come luceยป: canta oggi la Chiesa con il Salmista.
E chi รจ il giusto, se non il discepolo di Gesรน Cristo? Colui che agisce nel mondo secondo lโesempio del Maestro, il Giusto per eccellenza; il quale oggi nel Vangelo ci dice non ciรฒ che dobbiamo fare per essere tali, ma ciรฒ che giร siamo per sua sola grazia e misericordia: sale della terra e luce del mondo.
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Sรฌ, sale e luce: due termini che, posti cosรฌ vicino, suonano un poโ โstraniโ pensando a ciรฒ che rispettivamente sono e compiono in natura. Il primo โ il sale โdร sรฌ sapore ai cibi, ma per farlo deve sciogliersi; mentre la luce, al contrario, si irradia e si diffonde.
Eppure i discepoli di Gesรน, i cristiani sono sale e sono luce!
Ai tempi di Gesรน ciรฒ che alimentava la lampada era lโolio: lui stesso ci offre questa immagine nella celebre parabola delle dieci vergini (Mt 25,1-13); eppure sembra che oggi voglia dirci che il nostro essere luce รจ imprescindibile dal nostro essere sale. Per comprendere ciรฒ dobbiamo fare un piccolissimo passo indietro nel capitolo quinto del Vangelo di Matteo e leggere le Beatitudini(Mt 5,1-12).
Beati i poveri in spirito, beati quelli che sono nel pianto, beati gli affamati e gli assetati di giustizia, i perseguitatiโฆ Beati noi, suoi discepoli, che proprio come il sale siamo chiamati a โscioglierci nella pastaโ che รจ il mondo per dargli sapore; a dire con la nostra vita Gesรน Cristo e Cristo Crocifisso (2 Lettura), luce riflessa della โLuce che illumina le gentiโ.
Il profeta Isaia (1 Lettura) ci offre gli โelementiโ per essere sale di prima qualitร : azioni valide al suo tempo come al nostro. Tutti questi gesti hanno qualcosa in comune: un Io e un Tu. Invitano cioรจ alla relazione, proprio come รจ il nostro Dio che si รจ rivelato in Gesรน Cristo: Uno in tre Persone; e preannunciano quindi il โdigiunoโ dello stesso Figlio di Dio che siamo chiamati ad imitare, il quale โogni giorno si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sullโaltare nelle mani del sacerdoteโ (san Francesco dโAssisi).
San Paolo stesso dice: ยซIo, fratelli, quando venni tra voiยป. Io tra voi โ io e voi; proprio come รจ il nostro Dio con noi e tra noi: la sua giustizia ci guida, la sua gloria ci segue; lo invocheremo e lui ci risponderร ; ecco la relazione sulla quale si fondano tutte le altre con i nostri fratelli: Lui, Padre nostro, e noi suoi figli amati.
Ma lโApostolo aggiunge: ยซLa mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenzaยป. In quanto, dividere il pane con lโaffamato, vestire lโignudo non possono e non devono essere frutto del solo nostro sforzo umano.
Quante opere buone compiamo e vediamo compiere attorno a noi; quante associazioni di volontariato sorgono per la difesa degli animali, la custodia del creato, lโassistenza degli infermi, ecc., tutte opere buone, necessarie per un mondo migliore; ma siamo chiamati a rivestirle della grazia di Dio, perchรฉ abbiano un sapore eterno: โil sapore del saleโ.
In umile preghiera chiediamo allora a Dio di ispirare la nostra caritร e di rivestire i nostri gesti e le nostre parole della sua Potenza; insomma, la nostra debolezza della sua grazia, proprio come รจ accaduto allโ Apostolo delle genti e a tutti i santi della storia della Chiesa.
Chiediamo al Padre per noi e per i nostri fratelli uno sguardo attento, un cuore docile e mani aperte per riconoscere e servireโlโaffamato, lโignudoโฆโ, il Tu che Egli ogni giorno fa incontrare al nostro Io lungo le strade della vita.
Ma attenzione, fratelli, ai segni dei tempi!Ai tanti poveri, non necessariamente di cose, ma di amore, di cui oggi il nostro mondo รจ pieno e forse anche le nostre case, comunitร , parrocchie: ecco i โparentiโ di cui parla il Profeta.
Coraggio! Gesรน ci assicura: โsiamo sale della terra e luce del mondoโ; non cโรจ niente da inventare! Ne vale la nostra salvezza, mia e tua: dare gloria insieme al Padre nostro che รจ nei cieli e avere la luce della vita.
Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
La tua luce sorgerร come lโaurora
Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 58, 7-10
Cosรฌ dice il Signore:
ยซNon consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con lโaffamato,
nellโintrodurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerร come lโaurora,
la tua ferita si rimarginerร presto.
Davanti a te camminerร la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirร .
Allora invocherai e il Signore ti risponderร ,
implorerai aiuto ed egli dirร : โEccomi!โ.
Se toglierai di mezzo a te lโoppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore allโaffamato,
se sazierai lโafflitto di cuore,
allora brillerร fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarร come il meriggioยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 111 (112)
R. Il giusto risplende come luce
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice lโuomo pietoso che dร in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.
Egli non vacillerร in eterno:
eterno sarร il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrร da temere,
saldo รจ il suo cuore, confida nel Signore. R.
Sicuro รจ il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte sโinnalza nella gloria. R.
Seconda Lettura
Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 2,1-5
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con lโeccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesรน Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perchรฉ la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Voi siete la luce del mondo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร salato? A nullโaltro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non puรฒ restare nascosta una cittร che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป.
Parola del Signore