Prima puntata di una serie di altre quattro sui personaggi della Passione di Gesù, riletti nell’oggi.
«Pilato e lo “sporcarsi le mani”. Mettere in gioco la propria vita per
la Giustizia e la Verità» (Luogo: Auditorium Mons. Del Monte –
Seminario San Gaudenzio):
- Conduttore: dott. Massimo Donaddio, giornalista de IlSole24Ore
- Don Silvio Barbaglia, Docente di Scienze bibliche
- Mons. Antonio Riboldi, Vescovo emerito di Acerra
- Don Luigi Merola, prete anticamorra di Napoli e promotore di legalità nelle scuole d’Italia
- Conclusioni: Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara
Prima puntata di una serie di altre quattro sui personaggi della Passione di Gesù, riletti nell’oggi.
«Pilato e lo “sporcarsi le mani”. Mettere in gioco la propria vita per
la Giustizia e la Verità» (Luogo: Auditorium Mons. Del Monte –
Seminario San Gaudenzio):
- Conduttore: dott. Massimo Donaddio, giornalista de IlSole24Ore
- Don Silvio Barbaglia, Docente di Scienze bibliche
- Mons. Antonio Riboldi, Vescovo emerito di Acerra
- Don Luigi Merola, prete anticamorra di Napoli e promotore di legalità nelle scuole d’Italia
- Conclusioni: Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara
Sentirsi innocenti del sangue dell’innocente, come Pilato, è il rischio
che corre ciascuno di noi, quando disconosce le proprie responsabilità
verso le persone e le realtà che lo circondano. Un’atteggiamento di
auto-tutela che uccide la solidarietà e spinge verso l’indifferenza e
il silenzio di fronte all’ingiustizia. È il terreno di cultura in cui,
in realtà di degradazione economica e sociale, prosperano la
organizzazioni mafiose e camorristiche. Un circuito potente, legato da
connivenze politiche e convenienze economiche. L’unica strada per
spezzarlo sta nel rivendicare la dignità dell’uomo e nel difenderla da
ogni sopruso. Una vittoria possibile se nasce un’alleanza tra
cittadini, Chiesa e istituzioni che faccia rinascere dal basso il
coraggio di vivere nella libertà, tutelata dal rispetto della legalità
e del diritto. Il coinvolgimento dei giovani è nodo cruciale del
cambiamento, in cui essenziale è il contributo educativo del contesto
familiare.