Chi รจ il ministrante (e il Gruppo ministranti)

661

Facendo un giro, da nord a sud dell’Italia, ci si accorge che non esiste parrocchia che non abbia la presenza almeno di un ministrante o di un gruppo ministranti costituito e organizzato.

La loro etร  รจ variabile: si va dai nove anni sino ad adolescenti e giovani.

Ma chi รจ il ministrante?

Il ministrante รจ quel ragazzo o ragazza che serve all’altare ed assiste il sacerdote o il diacono durante le celebrazioni liturgiche. Il termine ministrante, che ha sostituito col tempo il termine โ€œchierichettoโ€, deriva dal latino ministrans, cioรจ colui che serve, secondo l’esempio di Gesรน, il servo obbediente ๏ฌno alla morte, che invita a fare anche noi la medesima cosa amando i nostri fratelli. Ma essere ministrante non si riduce soltanto a prestare un servizio all’altare, fatto con diligenza, generositร , impegno, precisione, puntualitร . Il ministrante principalmente รจ un ragazzo/a che attraverso il Battesimo รจ diventato amico di Gesรน, vuole approfondire la sua fede, viverla in un concreto servizio e che nella vita di ogni giorno e con tutti cerca di vivere quello stile di amore che Gesรน ci ha insegnato.

Il ministrante svolge un vero e proprio ministero liturgico che, armonizzato con quello esercitato dal diacono, dai lettori, dagli accoliti, dai cantoriโ€ฆ, contribuisce a rendere ogni azione liturgica un vero incontro con Cristo.

รˆ un vero ministrante, allora, ogni ragazzo o ragazza, adolescente o giovane che abbia compreso che la Chiesa รจ la comunitร  dei credenti che, convocati dallo Spirito Santo, esercitano il loro sacerdozio battesimale facendo della loro preghiera e della lode un’o๏ฌ€erta a Dio Padre, unita a quella di Cristo.

Quello del ministrante รจ un compito importante, che permette di essere particolarmente vicini al Signore e di crescere in un’amicizia gioiosa, vera e profonda con Lui. Egli si impegna a custodire gelosamente questa amicizia nel suo cuore come san Tarcisio, pronto a impegnarsi e a lottare perchรฉ Gesรน giunga a tutti gli uomini.

Ogni volta che si accosta all’altare, il ministrante ha la grazia di assistere al grande gesto di amore di Dio, che continua a volersi donare a ciascuno di noi, a esserci vicino, ad aiutarci, a darci forza per vivere bene. Il ministrante, attraverso l’ascolto della Parola di Dio, il servizio liturgico, la partecipazione all’Eucaristia, la preparazione delle festivitร  dell’anno liturgico, la memoria delle feste mariane e dei santi, vive da vicino questo indicibile mistero!

Il ministrante svolge il suo compito con amore, con devozione, con puntualitร  e con fedeltร  evitando la super๏ฌcialitร  e la distrazione, in modo che i fedeli possano sentire e rendersi conto maggiormente che Gesรน รจ presente nelle azioni liturgiche.

Al ministrante Gesรน domanda il raccoglimento prima di ogni celebrazione, la partecipazione interiore, la fedeltร  ai compiti assegnati, la testimonianza del suo amore e la costanza nel servizio e negli impegni assunti.

La vita e la testimonianza di san Tarcisio โ€“ patrono dei ministranti โ€“ devono ispirare il profondo amore e la grande venerazione che i ministranti devono avere verso l’Eucaristia che รจ โ€œil Pane della vitaโ€; รจ Gesรน stesso che si fa cibo, sostegno e forza per il cammino di ogni giorno e strada aperta verso la vita eterna; รจ il dono piรน grande che Gesรน ci ha lasciatoโ€.

Il ministrante non รจ un โ€œnavigatore solitarioโ€ ma vive la sua esperienza di servizio all’interno di un gruppo.

L’esperienza del gruppo ministranti (= GM) si pone nel contesto della liturgia celebrata e vissuta dalla comunitร  cristiana e si presenta come una realtร  speci๏ฌca di servizio.

Il GM, impegnato ad instaurare un clima positivo e favorevole al suo interno improntato sul valore della fede

autentica e della sincera amicizia, รจ chiamato a crescere con gradualitร  e competenza nella comprensione di ciรฒ che si celebra. Grazie all’impegno formativo, il GM favorisce la crescita profonda nel rapporto con Dio e l’appartenenza alla comunitร  cristiana. L’educazione comunitaria a un servizio generoso e gratuito, aiuterร  il singolo ministrante a non essere autosu๏ฌƒciente o accentratore, bensรฌ lo incoraggerร  a crescere a vivere la comunione con gli altri e a concepire il servizio liturgico come una sinergia di collaborazioni.

Nel GM i ragazzi maturano nella scoperta che โ€œsvolgono un vero e proprio ministero liturgicoโ€ che si prolunga in uno stile di vita che da senso alle loro giornate, diventano sempre piรน amici e discepoli di Gesรน, ascoltano la Parola di Dio e cercano di metterla in pratica concretamente, si aprono alla scoperta che il proprio servizio รจ un’apertura agli altri (comunitร  e amici).