Triduo pasquale โ Quaresima C
Giovedรฌ santo
ยซAvendo amato i suoi che erano nel mondo, li amรฒ fino alla fineยป.
Come sei buono, mio Dio, a continuare la tua opera ยซdi accendere sulla terra il fuocoยป dellโamore di Dio dicendoci e mostrandoci che Dio ci amaโฆ Niente porta ad amare di piรน qualcuno se non il sapersi amati da luiโฆ Ci porti ad amarti dicendoci (parola di una dolcezza ineffabile!) che ci ami, e dimostrandocelo con un miracolo dโamoreโฆ Ci dici, ci dichiari (soave dichiarazione!โฆ quanto siamo felici!โฆ) a due riprese che ci ami: ยซAvendo amato i suoiยปโฆ dici una prima volta, e aggiungi: ยซLi amรฒ fino allโestremo piรน inauditoยปโฆ E dopo questa duplice dichiarazione dโamore, il nostro Dio ci prova lโimmensitร del Suo amore, donando Sรฉ stesso a noi,dono che รจ la prova che si ama totalmente, senza riserve colui al quale ci si dona totalmente e senza riserve, che si ama con tutto il proprio cuore, con tutto il proprio essere colui al quale si abbandona, al quale si dona tutto il proprio essere. O mio Dio, come sei immensamente, infinitamente, divinamente amante! Sacro Cuore di Gesรน, quale abisso dโamore sei! ยซCor altumยป[1] ti adoro, mi getto in te, consumami.
ยซAmiamo Dio, poichรฉ ci ha amato per primoยป[2]โฆ infine doniamoci completamente a Lui poichรฉ non solamente si รจ donato una volta per noi nei dolori del Calvario, ma si dona ogni giorno a noi nellโabbraccio di un infinito amoreโฆ Si dona interamente a noiโฆ Ci dona il massimo che Dio stesso possa dare: Dio stesso non puรฒ donarci piรน di Sรฉ stessoโฆ e ci dona tutto Sรฉ stesso, nellโunione piรน intima, piรน amorevole, piรน desiderabile, nel nostro corpo e nella nostra anima; si consegna a noi, si abbandona a noi, interamente, sia con la sua divinitร , sia con il corpo e lโanima umani che ha preso per assomigliarci: ci consegna tutto e ci dona nel nostro corpo e nella nostra anima il Suo corpo e la Sua anima per possederLo interamente, in un possesso perfetto, senza misura e senza fine.
O Cuore di Gesรน, infiammami, affinchรฉ possa riceverti bene quando ti ricevo cosรฌ e affinchรฉ possa ardere sempre del desiderio di riceverti![3]
[1] Cfr. Sal 63(64),7.
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[2] Cfr. 1Gv 4,19.
[3] M/479, su Gv 13,1, in C. de Foucauld, Stabilirci nellโamore di Dio. Meditazioni sul Vangelo secondo Giovanni, Centro Ambrosiano, Milano 2025, 126-127.
Venerdรฌ santo
ยซSono nato e sono venuto nel mondo per rendere testimonianza alla veritร โฆ Non Lui, ma Barabba!ยป.
Come sei buono, mio Dio, a sforzarti in ogni occasione di fare del bene alle anime! Non rispondi nulla ai giudici quando si tratta di difenderti; ma parli loro dettagliatamente e con bontร quando cโรจ motivo di provare a convertirliโฆ Come sei buono mio Dio a soffrire per amore nostro (poichรฉ tutto ciรฒ che fai quaggiรน, lo fai sia per la gloria di Dio,per giustizia, sia per il nostro bene,per bontร e amore nostro) tanti obbrobri: trascinato legato per le strade della cittร , condotto di tribunale in tribunale, carico di accuse, di ingiurie e di colpi, coperto di insulti dalla plebaglia, considerato meno di un brigante!
Cerchiamo in tutto, sempre, di fare del bene alle anime: ma per questo, prima di tutto, santifichiamo noi stessi; non dimentichiamo che non possiamo fare alcun bene agli altri se non a condizione di essere santi noi stessi: se siamo santi, faremo naturalmente e necessariamente del bene alle anime, anche senza azione apparente verso di loro, come ne fece loro Santa Maddalena alla Sainte-Baume, Giuseppe a Nazareth; se non siamo santi, tutti i nostri sforzi per quanto grandi siano non potranno produrre ombra di bene: per donare, bisogna avere; per rendere santi, bisogna esserlo; affinchรฉ Dio doni alle nostre opere interiori o esteriori questa benedizione che sola le rende feconde, bisogna amarLo, meritare questa benedizione con il nostro amore, amore nel quale consiste la santitร . Rendiamo testimonianza alla veritร ; non dicendola sempre a tutti, spesso si puรฒ e si deve tacerla; Gesรน la tace spesso: tace davanti a Erode; dice ยซNon gettate le vostre perle ai porciยป[1]; dice: ยซNon vi dico questo ora, lo Spirito ve lo dirร piรน tardiยป[2]โฆ ma quando bisogna dirla, diciamola come lui senza timore, senza esitazione; come Nostro Signore dice ai Sacerdoti che รจ il Messia, a Pilato che รจ reโฆ Riceviamo con gioia, benedizione, riconoscenza, amore, ogni disprezzo, ogni sdegno, ogni umiliazione, ogni cattiva parola e ogni maltrattamento, sullโesempio di Gesรน, offrendoGli amorevolmente questo Sacrificio, felici di poterglielo offrire e desiderando di offrirGliene sempre e sempre di piรน.[3]
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[1] Cfr. Mt 7,6
[2] Cfr. Gv 16,12-13.
[3] M/510, su Gv 18,24-40, in C. de Foucauld, Stabilirci nellโamore di Dio. Meditazioni sul Vangelo secondo Giovanni, Centro Ambrosiano, Milano 2025, 200-201.
Sabato santo โ Veglia Pasquale
Ore 4. Dove vai, Maria Maddalena, in compagnia delle sante donne? Verso dove cammini con questo passo veloce? Vai verso il sepolcroโฆ Vi arrivi, la terra trema, il sepolcro si apre, un angelo appareโฆ Gesรน non รจ piรน lร ; รจ resuscitato come aveva dettoโฆ Cerchi morto colui che รจ viventeโฆ Dove corri Maddalena, dove corri cosรฌ veloce: le tue altre compagne prendono unโaltra direzione: dove vai tutta sola?โฆ Le altre sante donne ritornano alla casa di quelle con cui, insieme a te, hanno passato la notte. Tu, tu corri ad avvertire gli apostoli: ยซLa tomba รจ vuota, e non sappiamo dovโรจ il corpo del Signoreยป. Pietro e Giovanni a queste parole corrono verso il sepolcro: corrono molto veloci e tu, fedele Maddalena, Maddalena fedelissima, corri con loroโฆ Giovanni arriva per primo, Pietro in seguito, con teโฆ Pietro e Giovanni vedono il sepolcro vuoto, gridano alla resurrezione e se ne ritornano meravigliatiโฆ Tu, tu rimani, fedele Maddalena, rimani alla porta del sepolcro e piangiโฆ suonano le ore 5, ti sporgi per guardare lโinterno del sepolcro, sempre piangendo: vedi due angeli vestiti di bianco: ยซDonna, dicono, perchรฉ piangi? Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno postoยปโฆ Maddalena, non hai tanta scienza come Pietro e Giovanni: ma non รจ la scienza che Gesรน ricompensa, รจ lโamore: tu hai piรน amoreโฆ Unโombra appare dietro di te nella mezza luce del mattino: ti giri: questโombra รจ un poโ distante dal sepolcro alla porta del quale tu sei, vicino alla casa del giardiniere. ร forse il giardiniere, tu dici: potrebbe sapere che ne รจ stato del corpo del mio Signore: ยซDonna perchรฉ piangi? Cosa cerchi?ยป ti dice lโombra nello stesso momentoโฆ ร il giardiniere, pensi, e dici: se sei tu che lโhai portato via! Signore, dimmi dove lโhai messo, ed io lo porterรฒ con meโฆ E nello stesso tempo ti avvicini a questโuomoโฆ Sei arrivata a due passi da lui: apre la bocca di nuovo: ยซMariaยป. Oh, allora beata e fedelissima Maddalena, cadi ai suoi piedi, rapita, ยซRabbuniยป. ยซMaestro mioยป diciโฆ ร il tuo Maestro che ti รจ apparso, a te, per prima, dopo sua madre immacolata, oh Maddalena la peccatrice, รจ te che egli ha amato piรน di tutti i suoi apostoli, piรน di tutti gli uomini dopo sua madre: oh, tutta la terra proclamerร beata anche teโฆ Il tuo Salvatore รจ lร , tieni i suoi piedi tra le mani: piangi ancora, piangi addirittura piรน di prima, fedelissima Maddalena, ma รจ di gioia, รจ di felicitร , รจ di una felicitร per la quale ti sembra di stare per morireโฆ Il tuo beneamato Signore รจ resuscitato, glorioso per sempre, felice per sempre! Oh Maddalena, la tua felicitร si zittisce ora, tu baci i suoi piedi: non hai piรน parole, ma solamente baci e lacrime: il tuo beneamato รจ beato per sempre, sempreโฆ Piangi, piangi Maddalena: sรฌ, piangi, piangi, piangi di gioia, tu che hai tanto pianto di dolore, e fammi condividere le tue lacrime, a me, tuo indegno figlio e a tutti gli uomini, tutti figli di Gesรน, e tutti di conseguenza tuoiโฆ[1]
[1] Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo.
Nota su Charles de Foucauld
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poichรฉ si affida a valori umani sempre piรน cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunitร civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualitร della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola piรน autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele unโesistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesรน. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo dโoggi.
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