II domenica di Pasqua โ Domenica in albis
ยซPace a voiโฆ Pace a voiโฆ Come il Padre mio mi ha mandato, io vi mandoโฆ Quelli a cui rimetterete i peccati, saranno loro perdonatiโฆ Pace a voiโฆ Felici quelli che credono senza vedere!ยป.
Come sei buono, mio Dioโฆ Che dolce approdo รจ il tuo: ยซLa pace sia con voiโฆ La pace sia con voi!ยป. ยซCome il Padre mio mi ha inviato, io vi mandoยป. Come sei buono e quale piรน dolce favore, quale piรน grande onore puoi farci se non darci la stessa missione che hai avuto Tu stesso, lo stesso fine sulla terra che hai avuto tu! chiamarci cosรฌ chiaramente a imitarti, ad esserti simili, a riprodurre la tua vita, le tue opere, a essere la tua fedele immagine!
Che cosa di piรน dolce per un cuore che ama se non lโinvito a imitare cosรฌ!โฆ Dai modo a tutti gli uomini di vedere i loro peccati rimessi, cancellati, distrutti, non appena essi hanno avuto la disgrazia di commetterli, di essere purificati, non appena hanno avuto la disgrazia di infangarsi, di essere in qualche modo sempre puri ai tuoi occhi, sempre puri agli occhi del loro Beneamato, di essere sempre graditi agli occhi del loro Sposo, sempre in grazia presso di lui e di apparire in grazia e graditi ai suoi occhi nellโora della morte e del giudizio supremo!
Come sei divinamente buono e come siamo felici! Fino alla fine e persino dopo la tua risurrezione compi la tua opera, adempi il tuo scopo, lavori a raggiungere ยซla tua unica volontร ยป, il tuoย unico desiderio: accendere nei nostri cuori il fuoco delย tuo amoreย che ยซsei venuto a portare sulla terraยป; augurarci laย pace, che cosโรจ se non augurarci di amarti, poichรฉ questo solo puรฒ darci laย pace?โฆ Offrirci la remissione dei nostri peccati, che cosโรจ se non offrirci il mezzo per essere sempre puri, o il che รจ la stessa cosa, santi e perfetti, cioรจย amanti, poichรฉ ogni perfezione e ogni santitร sono contenuteย nellโamore divino!โฆ
Come sei buono, mio Dio, ad attirarci sempre, sempre alla cosa piรน dolce che ci sia in questa vita e nellโaltra, a quella che fa tutta la felicitร della terra e tutta quella del cielo,ย allโamore di Dio!ย ยซPace a voiยป, sia la parola che diciamo entrando nelle case, affrontando gli uomini, sullโesempio del nostro Sposoโฆ
ยซCome il Padre mio mi ha inviato, io mando voiยป; il nostro Sposo ci dona la stessa missione che egli ha avuto: รจ dire che dobbiamoย imitarlo in tutto e continuare la sua vita, compiere la sua missione come lโha compiuta lui stesso, essere in tutto la sua fedele immagine; รจ dire anche che il nostro fine sulla terra รจ lo stesso del suo:ย glorificare Dio,ย santificando noi stessi e gli altri; ciรฒ che si faย santificando noi stessiย in primo luogo, non pensando per prima cosa se non alla nostra sola santificazione personale, poichรฉ finchรฉ non siamo santi, non possiamo nulla per gli altri, e non appena siamo santi facciamo loro naturalmente e necessariamente un bene immenso; santificare se stessi consiste nellโamare Dio perfettamente, amore che contiene ogni perfezione.ย
Amiamo dunqueย Dio poichรฉ in questo consiste il compimento del nostro fine e tutta lโimitazione del nostro Beneamato Gesรน!โฆ Avviciniamoci spesso, e non appena ci sentiamo la coscienza turbata, pesante di una colpa considerevole, al sacramento che distrugge i peccati, ci purifica, ci rende di nuovo graditi agli occhi del nostro Sposoโฆ
Siamo profondamente contriti dei nostri peccati con i quali dispiacciamo a lui, lo offendiamo; il nostro dolore di dispiacergli, di essere disapprovati, biasimati da lui, di averlo offeso, di avere contristato il suo Cuore, deve essere tanto piรน amaro quanto piรน lโamiamo.ย La misura della nostra contrizione sarร dunque quella del nostro amore:ย si ha un tale dolore di avere dispiaciuto, offeso, contristato, per quanto poco sia, lโessere amato, quando si ama!โฆ
Crediamo senza vedere: ยซIl giusto vive di fedeยปโฆ Egli [il giusto]ย amaย ยซper fedeยป un Dio che non vede eย questo amore รจ la sua vitaโฆ Obbedisce ยซper fedeยป a un uomo fallibile a causa della parola infallibile di Dio: ยซChi ascolta voi ascolta meยป, parola che non sente, ma che crede ยซper fedeยป. Egliย imitaย ยซper fedeยป Gesรน che non vede, per ยซfedeยป ai libri santi e alla Chiesaโฆ Contempla ยซper fedeยป un Dio che non vede, ma nel quale ยซha fedeยปโฆย Viviamo di fede, รจ la vita del giusto, la vita soprannaturale, la vita divina quaggiรน. Pace a voiโฆ Ci auguri lโamore che solo puรฒ darciโฆ[1]. Sรฌย amiamo Gesรน.ย Auguriamo a ogni animaย di amare Gesรน. ร ยซlโunica cosa necessariaยป[2].
[1]ย Nel manoscritto manca una parola in seguito allo strappo del foglio.
[2]ย M/522, suย Gvย 20,19-29, in C. de Foucauld,ย Lโimitation du Bien-Aimรฉ,ย Mรฉditations sur les Saints รvangiles (2), Nouvelle Citรฉ, Montrouge 1997, 285-287; tr. it.,ย โStabilirci nellโamore di Dioโฆโ.ย Meditazioni sul vangelo di Giovanni, ed. A. Fraccaro, Glossa, Milano 2009, 345-351.
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Nota su Charles de Foucauld
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poichรฉ si affida a valori umani sempre piรน cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunitร civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualitร della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola piรน autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesรน. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.
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Immagine iniziale (Algeria, Hoggar, Assekrem) by jacqueline macou from Pixabay