Mio Dio, come sei buono, come sei tenero con i bambini: ยซLi abbracci, imponi loro le mani! Li benediciยป. Oh comโรจ dolce, comโรจ tenero!โฆ Mio Dio! come sei buono, tenero!โฆ Cuore di Gesรน, come sei ยซumile e miteยป[1], come Ti chini misericordiosamente, con una tenerezza materna, verso i piรน piccoli tra noi!
Siamo buoni, teneri, pieni di dolcezza con tutti, come Gesรน; amiamo, abbracciamo come Lui i bambini, abbiamo per tutti un cuore di madreโฆ Amiamoli, sia perchรฉ sono membra di Gesรน, parte di Gesรน, sia perchรฉ Gesรน li ha amati, amati non solamente fino ad abbracciarli, ma fino ad abbracciare per loro la croce e morirvi; perchรฉ sono puri, innocenti, in stato di grazia, in amicizia con Dio, come gli angeli,โฆ perchรฉ sono deboli, ignoranti, hanno un sacco di bisogni e fanno parte di quelle membra di Gesรน alle quali dobbiamo delle cure, delle attenzioni tutte particolari a causa dei loro bisogniโฆ infine, per imitare Gesรน!
Amiamo dโaltra parte tutti gli uomini e soprattutto quelli che hanno maggiori bisogni, questi poveri, questi nudi, questi infermi, che Nostro Signore ci ha tanto raccomandato, ricordandoci cosรฌ fortemente che sono Sue membra, che sono qualcosa di Lui, che sono una parte di Lui stesso (Mt 25)!โฆ
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I religiosi, gli apostoli, i preti, le anime consacrate a Dio sono il sale della terra; cioรจ sono essi che impediscono al mondo di marcire con la loro santitร , le loro preghiere, la loro vita di vittime, la loro reazione contro lo spirito del mondo (come il sale impedisce alla carne di andare in decomposizione); i religiosi non cessino dunque di avere queste qualitร , di essere santi, di essere anime di preghiera, di essere penitenti, di reagire senza sosta contro lo spirito del mondo; non appena non le avranno piรน, saranno solo un sale insipido, degno del disprezzo di Dio e degli uominiโฆ
ยซNon separiamo ciรฒ che Dio ha unitoยป, sia nel matrimonio, sia nelle altre unioni che Dio ha fatto; non contrariamo la sua opera; non disfiamo ciรฒ che ha fatto; quando ha fatto una cosa, non cambiamola da noi stessi, non cambiamo niente, finchรฉ Lui non ci dice di fare modificheโฆ Rispettiamo lโazione di Dio, e non immischiamoci con la nostra azione.[2]
[1] Mt 11,29.
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[2] M/220, su Mc 9,48-10,16, in C. de Foucauld, Fammi cominciare una nuova vita. Meditazioni sui Vangeli secondo Matteo e Marco, Centro Ambrosiano, Milano 2024, 220-222. 2024, 202-203.
Nota su Charles de Foucauld
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poichรฉ si affida a valori umani sempre piรน cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunitร civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualitร della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola piรน autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesรน. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.
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