Solennità dell’Epifania
I magi verranno questa sera, questa notte ad adorarti, mio Dio; adesso sono le 9 di sera, del 5 gennaio. Aspettando che arrivino, mentre saranno là, mettimi ai tuoi piedi, mio Signore, con la Santissima Vergine e san Giuseppe; fa’ che, fino al loro arrivo e durante la loro presenza, io ti contempli, ti adori, mi perda in te… la santa Vergine e san Giuseppe, senza smettere di adorarti e di guardarti, parleranno ai magi, risponderanno loro, presenteranno loro il loro Dio da adorare… io, il bambino piccolo della casa, non devo affatto parlare, devo solo guardare e tacere, restare nel mio angolo in silenzio e continuare ad adorarti come se il mondo intero non esistesse…
Tuttavia, alla vista di adoratori così santi, che vengono da così lontano a passare qualche ora ai tuoi piedi, sono confuso davanti alla mia indegnità, e alle grazie di cui sono colmato, e all’abuso che ne faccio, io che sono ogni giorno, ad ogni ora ai tuoi piedi e ci sono così miserabile e così indegno, e ahimè! a volte non ci sono quando dovrei esserci, ci sono meno di quanto potrei esserci…
Pregate per me, santi Re magi, affinché anch’io adori Nostro Signore nei limiti del possibile, anche a costo delle più grandi difficoltà, fatiche e pericoli… affinché anch’io segua fedelmente la stella della mia vocazione, offra anch’io a Dio, a quest’uomo, a questo re l’incenso delle mie preghiere, la mirra della penitenza, l’oro della carità, e infine affinché, dopo aver gioito amorevolmente ai suoi piedi condividendo la contemplazione e l’adorazione della santa Vergine e di san Giuseppe, tutto il tempo che mi permette, mi converta interamente, ritornando per un’altra strada e non ricadendo più nei sentieri delle mie vecchie colpe…
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Pregate con i magi affinché io faccia questo, o Madre mia santa Vergine, o Padre mio san Giuseppe, e chiedete la stessa cosa per tutti gli uomini, in Nostro Signore Gesù, con Lui e per Lui… E aspettando che arrivino i magi, e mentre saranno là, tenetemi tra voi ben nascosto, ben muto, a continuare a contemplare e adorare, senza pensare a nessun’altra cosa della terra, questo divino Bambino Gesù, questo beneamato Bambino Gesù, questo così dolce Bambino Gesù.
Da una meditazione di Charles de Foucauld, scritta il giorno dell’Epifania.
Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo. Fonte
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Immagine iniziale: ERMITAGE PERE CHARLES DE FOUCAULD – ASSEKREM di Salim B su flickr.com