Festa della Sacra Famiglia โ anno B
Presentazione di Nostro Signore.
Nostro Signore ritrovato tra i dottori.
Come sei buono, mio Dio, ad averci dato gli esempi dei quali sono pieni questi due misteri. Hai compiuto questo duplice mistero, lโhai inserito nel Santo Vangelo, ce lo hai consegnato da meditare nel santo Rosario affinchรฉ ne traiamo dei frutti che devono essere il nostro cibo di ogni giornoโฆ Come sei buono, mio Dio, ad aver preparato, fin dalla Tua Incarnazione, fin dal seno di Tua madre, fin dalla Tua nascita, fin dalla Tua infanzia, il pane quotidiano con cui volevi nutrire tutti i tuoi fedeli. Come sei buono!
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Come in tutti i Tuoi atti, gli insegnamenti sono innumerevoli in questi due misteriโฆ Alcuni si presentano piรน vivamente agli occhi. Nella Presentazione Ti offri interamente a Tuo Padre, senza riserve, corpo e anima, ripetendo le parole del salmo che dicevi fin dalla Tua Incarnazione, fin dalla Tua nascita: ยซEcce venioโฆ ut faciam voluntatem tuamยป[1]โฆ
Queste parole, che furono quelle di tutta la Tua vita, siano quelle di tutta la nostra e siano in particolare quelle della nostra vita in questi istanti in cui, come nella Tua Presentazione, si รจ chiamati a offrirsi a Te in modo piรน specialeโฆ Fai offrire dai Tuoi genitori a tuo Padre il dono dei poveri, un agnello tuttavia non sarebbe piรน di quanto meriti Dio, ma preferisci offrire solo due colombe, volendo mostrare cosรฌ due cose: sia il tuo attaccamento alla povertร sia che la povertร , persino nel culto, รจ perfettamente gradita a Dio, รจ una virtรน, una virtรน divina, di cui ci tenevi a dare lโesempio, e che di conseguenza, quelli che fanno professione di imitarTi in tutto, di condividere la tua povertร , non soltanto possono senza scrupolo, ma addirittura devono, se vogliono essere Tuoi completi imitatori, renderTi un culto molto povero, come Tu stesso ci tenevi a rendere il culto piรน povero a Tuo Padreโฆ
(Se quelli che fanno professione di imitarTi in tutto e di condividere la Tua Povertร devono imitarTi nella povertร del culto esteriore, che Tu rendi a Tuo Padre, ciรฒ non toglie che quelli che non fanno professione di imitare la Tua povertร devono renderTi il culto piรน ricco, in tutta lโestensione dei loro mezzi; sarebbe indecente che, non privandosi di nulla per loro stessi, fossero parchi per il Tuo culto, che ricchi per sรฉ e per i loro amici, fossero poveri solo per Te; essi devono renderTi un culto ricco, brillante, eclatante, essi che per loro stessi sono ricchi e magnificiโฆ Ma questo culto magnifico, pur essendo un dovere per i ricchi, รจ molto meno perfetto del culto poverissimo che รจ un dovere per quelli che ti imitano in tutto e condividono volontariamente la Tua povertร , poichรฉ questโultimo รจ fondato sul Tuo divino esempio e ha per causa una vita interamente consacrata a Te nellโimitazione piรน fedele, cioรจ, nel piรน grande amore).
Rimanendo tra i dottori, Nostro Signore ci insegna, tra le altre cose, che per quanto obbedienti si debba essere verso i propri genitori, non bisogna esitare a lasciarli, dovesse costare loro molto dispiacere, si dovesse farlo senza avvertirli, quando ยซlโopera di Dioยป, la volontร di Dio lo chiedeโฆ Nostro Signore ci insegna anche che quando si vuole cominciare a fare ยซlโopera di Dioยป, in modo particolarmente efficace, la prima cosa da fare รจ ordinariamente separarsi dalla propria famiglia; qualsiasi dispiacere debba costarleโฆ
Nostro Signore ci insegna anche che il luogo in cui Lo si trova, รจ la Chiesa, la Chiesa materiale dove Egli รจ nella Santa Eucaristia, la Chiesa, il suo corpo mistico, del quale รจ il capo e il Cuore, la Chiesa maestra rappresentata dai dottori e dai preti. La veritร รจ nella sua Chiesa; la grazia e la vita sono nei suoi sacramenti, la via, la conoscenza della sua volontร รจ nella parola dei Suoi rappresentanti, nella direzione dei suoi preti. Tutto Gesรน รจ lร .
Chi vuole conoscerLo, conoscere la Sua veritร , deve cercarLo dove si fece trovare da Maria e Giuseppe, nellโinsegnamento della Chiesa, tra i suoi dottori autentici; chi vuole vivere con Lui, vivere di Lui, vivere della Sua vita, deve cercarLo dove si fece trovare da Maria e Giuseppe, nei Sacramenti della Sua Chiesa; chi vuole seguirlo, imitarLo, mettere i piedi sulle orme dei Suoi passi, camminare nella Sua via, deve cercarLo dove si fece trovare da Maria e Giuseppe, nella direzione dei preti, nella Chiesa, presso i preti designati dalla Chiesa per dirigere i fedeli e mostrare loro la ยซviaยป.
[1]ย Ecco vengoโฆ per fare la tua volontร .
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Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo. Fonte
Nota su Charles de Foucauld
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poichรฉ si affida a valori umani sempre piรน cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunitร civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualitร della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola piรน autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesรน. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.
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Immagine iniziale: ERMITAGE PERE CHARLES DE FOUCAULD – ASSEKREM di Salim B su flickr.com