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Charles de Foucauld – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2025

Domenica 23 Febbraio 2025 - VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,27-38

«Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano»…

Come sei buono, mio Dio! Buono, perché questo precetto è un precetto d’amore… Amore, tu comandi l’amore… Buono, perché questo precetto ci raccomanda un’altissima virtù, una grandissima somiglianza con Dio, e non puoi mostrarci meglio il tuo amore se non desiderando la nostra perfezione, desiderando di vederci praticare le più alte virtù, di vederci somigliare a Dio… Come sei buono, mio Dio, ad amarci al punto da volere che Ti somigliamo, da volere che pratichiamo le tue divine virtù!

Amiamo i nostri nemici, amiamo dal profondo del cuore queste membra malate di Gesù, questi fratelli colpevoli che restano nostri fratelli e possono convertirsi ad ogni ora, questi esseri umani, per i quali Gesù ha donato tutto il suo sangue e che non smette di chiamare a Sé, queste anime fatte a immagine di Dio, create per il cielo, e che vi regneranno forse in un posto migliore del nostro… 

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Facciamo del bene a quelli che ci odiano, facciamo loro tutto il bene possibile, nelle loro anime e nei loro corpi, preghiamo per loro, offriamo a Dio per loro delle penitenze (poiché la Scrittura ci mostra dappertutto la penitenza compagna inseparabile della preghiera), facciamo loro tutto il bene che Dio, e l’obbedienza ci permettono: benevolenza, servizi, affabilità, elemosine se sono poveri, cure se sono malati, tutto ciò che è beneficio, diamolo loro, sia per obbedire alla parola di Gesù, sia per imitare il Suo esempio, sia per fare ogni bene alle Sue membra malate, sia per guadagnare queste anime a Dio «accumulando carboni d’amore sul loro capo»[1], vincendo «il male con il bene»[2], il loro odio con i nostri benefici.[3]

[1] Cfr. Rm 12,20; Pr 25,22.

[2] Rm 12,21.

[3] M/293, su Lc 6,27, in C. de Foucauld, Cerco i miei amici tra i piccoli. Meditazioni sul Vangelo secondo Luca, Centro Ambrosiano, Milano 2024, 88-89.

Fonte

Nota su Charles de Foucauld

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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