II domenica del Tempo Ordinario C
ยซVenite e vedeteโฆ Non hanno piรน vinoยป.
Come sei buono, mio Dio, e a donarci in una parola la regola di tutta la nostra vita: ยซVenite e vedete, seguite e guardate, imitate e contemplate!ยป. Come sei buono a donarci il mezzo, la ricetta, se oso dire, per rendere le nostre preghiere infallibili, insegnandoci ad offrirle tramite la santissima Vergine.Veniamoย eย vediamo,ย seguiamoย eย guardiamo,ย imitiamoย eย contempliamo; รจ la prima parola di Nostro Signore nel Vangelo di san Giovanniโฆ
Sarร lโultima: ยซTu, seguimiยป, ยซImitamiยป, dice a san Pietro alla fine dellโultimo capitoloโฆ Ed รจ ciรฒ che dice a tutti coloro che vogliono essere suoi discepoli: ยซRinunciate a voi stessi, portate la vostra croce eย seguitemiโฆย Imitatemi!ยป. ร tutta la nostra vita:ย imitare Gesรนย eย contemplarloโฆ Compiamo questo programma ad ogni ora, ad ogni istante, come Maria e Giuseppe che non fecero se non questo tutta la loro vita; come Maddalena, come san Giovanni, come san Paoloโฆย Imitiamoย eย contempliamoโฆย Contempliamolo: non รจ lontano, รจ in noi con la divina essenza della Persona del Verboโฆย Imitiamolo,ย teniamogli compagnia in noi dove egli risiede, contemplandolo e imitandoloโฆPreghiamolo con lโintercessione della santa Vergine, domandiamo a questa buona Madre di intercedere per noi come fece per la famiglia di Canaโฆ
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Una fervente preghiera alla santa Vergine non รจ mai respinta: Gesรน ci tiene a mostrare, oggi come a Cana, che ama sua Madre, la esaudisce sempre e si compiace di vederla pregata e onorata da noiโฆ ร naturale che i figli chiedano alla loro madre; chiediamo dunque alla santa Vergine;ย non ci รจ possibile essere davvero i fratelli di Gesรน, imitarlo, assomigliargli, se non siamo dei veri figli per la santa Vergine, figli per la tenerezza, per la venerazione, per la fiducia, figli parlandole spesso, intrattenendoci con lei tanto spesso quanto Gesรน si intratteneva con lei nella sua vita mortale: intrattenerci con questa madre cara cosรฌ spesso quanto lo faceva Nostro Signore a Nazareth non potrebbe essere una rapina fatta a Dio, qualcosa preso al tempo che dobbiamo a Dio solo, poichรฉ non facciamo che imitare Gesรน il quale certamente, pur parlando a sua madre, rendeva a Dio ciรฒ che doveva a Dio, e da una parte, non lo perdeva di vista un solo momento, dallโaltra parte, dedicava allโorazione tutto il tempo che occorreva, infine passava un certo tempo a parlare con sua madre per Dio stesso, al fine di obbedirgli, per amore suo, in vista di lui soloโฆ Facciamo lo stessoโฆ Bisogna sottolineare che si deve, secondo questi stessi principi, dedicare un certo tempo a pregare san Giuseppe, a intrattenersi con lui, se si vuole imitare perfettamente Gesรน nella sua vita di Nazareth[1].
[1]ย M/429, suย Gvย 1,37-2,11, in C. de Foucauld,ย Lโimitation du Bien-Aimรฉ, 146-147; tr. it.,ย โStabilirci nellโamore di Dioโฆโ.ย Meditazioni sul vangelo di Giovanni, ed. A. Fraccaro, Glossa, Milano 2009, 5.7.9.
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Nota su Charles de Foucauld
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poichรฉ si affida a valori umani sempre piรน cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunitร civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualitร della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola piรน autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesรน. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.
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