Cenacolo GAM – Commento al Vangelo del 8 Luglio 2019 – Mt 9, 18-26

Il miracolo della fede

I miracoli sono sempre legati alla fede. Perché? E che tipo di fede? Anche se Gesù ha detto «la tua fede ti ha salvato», in realtà non è la fede dell’uomo che guarisce, ma la potenza di Dio. La fede ne è la condizione. E difatti la donna guarì, precisa Matteo, in quell’istante (cf 9,22b), cioè non quando ebbe fede e neppure quando toccò il mantello di Gesù, ma quando il Signore le rivolse la parola. È la parola del Cristo che guarisce. Perché avere fede significa, in sostanza, confessare la nostra impotenza e proclamare nel contempo la nostra fiducia nella potenza di Dio. Fede è il rifiuto di contare su di noi per contare unicamente su Dio.

Come le due donne, ciascuno di noi è chiamato a sperimentare il tocco di Gesù. Questo «tocco» è lo Spirito Santo, dito di Dio, che scrive nel nostro cuore il suo nome e lo ferisce col suo amore: è la fede che ci fa amare come siamo amati, ci fa vivere in comunione con lui, sia che viviamo sia che moriamo (cf 1Ts 5,10). La fede ha efficacia salvifica in quanto è fiducia in Cristo, fa aderire alla sua persona, lo interpella per una risposta, crea spazio nella nostra vita alla sua venuta di Salvatore. Nella fede noi rinunciamo all’autosufficienza per credere nel dono che il Padre ci offre gratuitamente per mezzo del Figlio suo.

La Parola per me, Oggi

La nostra fede spesso manca di verità, convincimento, preghiera, gesti concreti, certezza nell’esaudimento, compagnia e cammino insieme a Gesù. Manca di quella fermezza del nostro spirito che sa che nulla è impossibile a Dio.

La Parola si fa Preghiera

Vergine Maria, Madre della Redenzione, tu che sei la Donna dalla fede purissima, insegnaci a chiedere a Gesù con quella fermezza di volontà e di carità, che hai manifestato alle nozze di Cana. Angeli e Santi, fateci di fede forte, vigorosa, tenace.

FonteCenacolo GAM

Il Cenacolo GAM si fonda essenzialmente sulla Parola di Dio e sulla preghiera.
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.

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Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 18-26

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Parola del Signore.

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