«Io ho dato loro la tua parola»
«Io ho dato loro la tua parola». La parola di Gesù, l’hanno incisa nel cuore, l’hanno raccolta come Maria che la conservava in una specie di scrigno.
Attraverso le parole di Gesù noi sentiamo la tensione verso il miracolo della Risurrezione, che è una fioritura meravigliosa, che è la Vita eterna.
Occorre però fare tesoro della Parola di Gesù. Padre Valensin, prima di morire, scrisse queste stupende parole come suo testamento finale; vennero poi lette prima che calassero la sua bara nella fossa: «La Rivelazione ci insegna che questa vita eterna consisterà in una divinizzazione della nostra persona, e ciò è stupendo. Grazie alla Rivelazione commentata dalla Chiesa, io so che, dopo questa vita, farò conoscenza senza veli col mio Creatore, che è il mio babbo, e ritroverò presso di lui le persone che ho amato e quelle che amerò ancora.
E questa volta so che ciò è sufficiente per togliere alla morte il suo carattere di separazione e di rottura. È la via a un appuntamento in cui alcuni arrivano prima, altri arrivano dopo, ma in cui tutti noi possiamo e dobbiamo arrivare. Oh, la riunione definitiva – eterna, eterna, eternamente felice; felice senza inquietudine, felice senza nube, felice senza rischio, e senza pericolo – assicurataci da Gesù».
L’ultima parola di Padre Valensin prima di chiudere fu: «Grazie, Padre Celeste, Padre mio».
La Parola per me, Oggi
Vigilare, vegliare, custodire: verbi che grondano tenerezza. Egli, Dio, veglia su di noi; anche noi, fatti a sua immagine dobbiamo vegliare gli uni su gli altri, perché nessuno vada perduto. Sia questo oggi il nostro impegno, soprattutto nei confronti delle persone più vicine.
La Parola si fa Preghiera
Signore Gesù, grazie per queste parole che ci consegni ancora oggi. Sono così preziose! Fa’ che illuminino e trasfigurino le nostre giornate. Rendici gioiose scintille nel tuo gran fuoco d’amore.
Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Siano una cosa sola, come noi.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17, 11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.