Videro Gesù che camminava sul mare
Il racconto di Gesù che cammina sul mare dà l’impressione di essere incompiuto. L’evangelista annota che il mare si era ingrossato (6,18) e il lettore si aspetterebbe che Gesù cammini sul mare per aiutare i discepoli in difficoltà e che il miracolo consista nel placare il mare in burrasca. E invece nulla di tutto questo. Al posto di una tempesta placata si parla – sembrerebbe – di uno sbarco miracoloso (6,21).
E allora la domanda scatta: perché questo atto taumaturgico di Gesù? Perché quel Gesù, che ha continuato a rifiutare le grandi scene da spettacolo, compie questo gesto strano? La risposta è da scoprire nella trama. Questo capitolo di Giovanni è un capitolo eucaristico. E l’Eucaristia è per eccellenza la presenza del Cristo pasquale all’interno della sua Chiesa. E allora in questa scena abbiamo una specie di grande epifania, di grande manifestazione del mistero di Gesù, della sua realtà profonda. Uno studioso giustamente ha definito questo brano come «la trasfigurazione giovannea». Giovanni, infatti, non ha il racconto della trasfigurazione e questo sarebbe la sua grande trasfigurazione.
L’evangelista, dunque, non sta parlando di Gesù che viene in soccorso dei discepoli, ma di Gesù che è il Signore maestoso, sottratto ai limiti della natura. Tutto è racchiuso nell’affermazione «Io sono» (6,20), che è l’equivalente del nome divino. Visto così, l’episodio appare un correttivo al fraintendimento della folla. Gesù non è semplicemente un profeta, tanto meno un re politico, ma è la presenza maestosa e salvifica di Dio fra gli uomini.
La Parola per me, Oggi
Difficilmente si discerne la vera visione dall’illusione. Gli elementi per distinguere però ci sono, e uno, certo, è questo: una persona vittima di un’illusione perde interesse per la realtà concreta, comincia a svolgere con negligenza i propri doveri ed il proprio lavoro. La vera visione, al contrario, li rende più leggeri. La santa Faustina Kowalska lavorava in cucina e intanto aveva numerose visioni, ma nonostante ciò, il cibo era sempre buono e pronto in tempo.
La Parola si fa Preghiera
Signore, Dio nostro, sul mare della nostra vita quotidiana spesso si scatena la tempesta. Manda il tuo Figlio a calmare le acque, facendoci pregustare la pace che godremo presso di te nei secoli dei secoli.
Un mese a Maria
«È impossibile concepire la nostra vita, la vita della Chiesa, senza il rosario, le feste mariane, i santuari mariani e le immagini della Madonna» (Papa Giovanni Paolo I).
Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria.
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Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM si fonda essenzialmente sulla Parola di Dio e sulla preghiera.
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Videro Gesù che camminava sul mare.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 16-21
Venuta la sera, i suoi discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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