Il risveglio della fede
Mettersi al seguito del Signore significa esporsi all’incertezza e alla tempesta. Cristo non offre una piacevole sicurezza ai suoi discepoli e alla Chiesa, ma li spinge sempre in mezzo alla tempesta. Gesù si presenta sotto un aspetto diverso da quello che credono gli uomini. Ma proprio quando i discepoli perdono la propria sicurezza, il Signore si china compassionevolmente su di loro.
Il racconto della tempesta sedata è in realtà la storia della fede. La fede dei discepoli di Gesù è una fede combattuta dalle tribolazioni, provata e purificata dalla tempesta delle persecuzioni. Il pericolo deve provocare il risveglio della fede e non l’abbattimento della paura.
Pur paurosi e di poca fede, i discepoli hanno nel Signore quella fede che li fa rivolgere a Lui. Non bisogna «spegnere il lucignolo fumigante» (Mt 12,20). È di grande valore anche quella poca fede che esce nelle situazioni limite. Nel bisogno il figlio si rivolge naturalmente alla mamma — e l’uomo a Dio, non ad altri. Ogni difficoltà e angustia ci introduce sempre più profondamente nella fede in Lui.
Seguire Gesù nella vita non vuol dire rifugiarsi nel porto sicuro della tranquillità. Le acque dell’esistenza del discepolo sono mosse, a volte agitate, perfino tempestose. Ma egli sperimenta la presenza del Salvatore. La vocazione cristiana chiama ad una fede coraggiosa.
La Parola per me, Oggi
Dio dorme, però è presente. Noi non crediamo a questa presenza di Dio. È il Signore, il Cristo Risorto che è presente più che mai in mezzo a noi. Se noi fossimo convinti di questa presenza di Dio anche se dorme, anche se tace, allora potremmo affrontare le burrasche più tremende con una certezza, che accanto a noi c’è qualcuno.
La Parola si fa Preghiera
Chi sei Tu, che domini anche le potenze più oscure?
Chi sei Tu, che cammini sul mare delle nostre paure?
Chi sei Tu, la cui voce placa ogni tempesta?
Sono qui, mio Signore,
pronto ad incontrarti al fondo di ogni mia angoscia.
Tu sei Dio.
Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 23-27
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.