Sorpresa e danza per il nuovo
La Sapienza che parla per bocca di Gesù, venne riconosciuta dal popolo e dai peccatori; ma i capi del popolo non appartengono ai «figli della Sapienza».
Pur facendo tutto il possibile nei confronti dei capi del popolo di Israele, Giovanni Battista e Gesù si trovano di fronte ad un ostinato rifiuto. Il popolo ebraico non vuole abbandonare il quieto vivere garantito dalla propria autogiustificazione e dal sicuro possesso delle promesse di Abramo: «Noi abbiamo già Abramo e Mosè, non abbiamo bisogno di altro!».
L’obiettivo della parabola è chiaramente l’ostinazione e l’indurimento di Israele. Per i farisei e gli scribi, che credono di essere completamente a posto, è assurdo sottoporsi al battesimo di penitenza di Giovanni di cui non sentono affatto il bisogno! Ma non vogliono neanche avere a che fare con Gesù, perché è «amico dei pubblicani e dei peccatori» (Mt 11,19; Lc 7,34) con cui non vogliono avere rapporti, pensando di detenere il monopolio di Dio e della pietà.
Qualunque cosa si faccia è impossibile salvare chi non lo vuole.
«Credere che non c’è niente di più bello, di più profondo, di più simpatico, di più ragionevole, di più perfetto di Cristo. E non solo non c’è, ma con geloso amore mi dico che non può esserci, e non basta: se anche mi dimostrassero che Cristo è fuori della verità, ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo, io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità» (F. Dostoevskij).
La Parola per me, Oggi
Noi diciamo: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano». Dio è là, ogni giorno egli ci fornisce nutrimento per la nostra fede e noi passiamo oltre senza accorgerci di nulla. Cerchiamo, oggi, di non comportarci più come degli stolti e stiamo invece più attenti. Dio ci conceda la sapienza, il suo modo di vedere tutto e tutti, il suo modo di vedere la nostra stessa vita.
La Parola si fa Preghiera
Signore, noi siamo abili nel contrastare il tuo gioco: invece di convertirci, parliamo di misericordia, invece di aver misericordia, parliamo di conversione. Donaci coscienza e lutto per il male che facciamo, sorpresa e danza per il bene che ci fai.
Fonte – Cenacolo GAM
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.
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Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7, 31-35
In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».
Parola del Signore